Pochi secondi che hanno causato danno. Ecco un quadro generale di quanto accaduto questa mattina alle 12.48, dopo la scossa di magnitudo 2.5 che si è abbattuta nel territorio di Acireale. Danni in due case storiche di Aci Sant’Antonio
Terremoto nell’Acese: crolla un muro di via Cefalù Sgomberato pure un appartamento ad Aci Catena
Mattinata di paura nell’Acese, dove alle 12.48 si è registrata una scossa di magnitudo di 2.5, con epicentro ad Aci Sant’Antonio. La terra è tremata per pochi secondi, ma il tremore è stato avvertito soprattutto nella zone di Pennisi, Fiandaca e Santa Maria la Stella. La stessa area compresa tra Acireale e Aci Sant’Antonio che la notte del 26 dicembre 2018 fu colpita dalla scossa di magnitudo 4.8. Il terremoto di oggi ha causato il crollo di un muro in via Cefalù, piccola arteria che collega Aci Catena con via Cristoforo Colombo ad Acireale: la strada era già stata interdetta proprio dal 26 dicembre 2018. Sempre nella stessa zona, alcuni danni si sono registrati nei pressi della cereria Gambino.
Situazione monitorata ad Aci Sant’Antonio. Preoccupa la condizione di due immobili rurali di via Alfieri, sempre al confine con Acireale, considerati già inagibili, con quest’ultima scossa le fenditure si sarebbero aggravate. I tecnici incaricati dal Comune starebbero prendendo in considerazione l’ipotesi di chiudere la strada periferica. Controlli anche in tutte le sedi scolastiche di Santa Maria la Stella, ma al momento tutto sarebbe nella norma.
Paura anche ad Aci Catena, dove si monitoria la faglia che passa da via Pozzo, via Consolazione e via Delle Olimpiadi: proprio in quest’ultimo tratto è stato emesso l’ordine di sgombero di un appartamento dove risiedeva un’anziana. Rimossi i blocchi di cemento in via Sciarelle, strada tra Acireale ed Aci Catena dove proseguono i lavori per l’abbattimento dell’edificio che attualmente costringe la chiusura di un tratto che collega le due città: i blocchi adesso verranno apposti nelle zone che hanno subito conseguenze da questa ultima scossa.