Il testo del provvedimento assunto dal capo del dipartimento nazionale Angelo Borrelli nomina commissario delegato per la ricostruzione il suo omologo siciliano Calogero Foti, e indica una serie di azioni necessarie per uscire dalla fase di emergenza
Terremoto, ecco l’ordinanza della protezione civile Tra appalti velocizzati e contributi per gli sfollati
Ci sono dieci milioni di euro liquidi per la ricostruzione post sisma di Santo Stefano, con le istruzioni per l’uso. Ieri, infatti, il dipartimento nazionale della Protezione civile ha pubblicato l’ordinanza con cui tratteggia il percorso che dovrà far uscire dalla fase di emergenza i Comuni del Catanese colpiti dal terremoto di tre giorni fa. Il provvedimento nomina il dirigente regionale Calogero Foti commissario delegato del capo nazionale Angelo Borrelli. Foti, entro 60 giorni, dovrà allestire un piano di interventi piuttosto complesso, che la stessa ordinanza prova a descrivere. Si riassume così, al momento, la risposta del governo nazionale dinnanzi ai danni provocati dal terremoto, dopo la visita-passerella dei vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Il testo fornisce al commissario il potere di operare scavalcando buona parte della normativa sui lavori pubblici, per velocizzare il ritorno alla normalità. Le procedure semplificate di affidamento potranno essere utilizzate per appalti fino a 200mila euro. Ma quasi ogni passaggio della filiera (dalla nomina del rup alla progettazione) subirà un’accelerazione in deroga alle leggi ordinarie. C’è poi la sospensione dei mutui, che era stata preannunciata dal duo Salvini-Di Maio: i cittadini che hanno subito la distruzione o l’inagibilità anche parziale di immobili (comprese le attività commerciali) per cui stanno ancora versando le rate, potranno chiedere a banche o istituti di credito di sospendere i pagamenti finché lo stesso immobile non verrà riparato.
Ancora, c’è il capitolo del contributo per autonoma sistemazione (Cas), ovvero una somma di denaro che lo Stato riconosce a chi, a causa del terremoto, è costretto a cercare una sistemazione altrove. «I nuclei familiari composti da una sola unità – spiega un comunicato della Protezione civile romana – percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità. È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili, anche in aggiunta al limite massimo, se in famiglia ci sono persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67 per cento, o persone con più di 65 anni». Per inciso, oggi Borrelli ha aggiornato il numero degli sfollati, che sono 784.
Per evitare il ricorso sfrenato al Cas, comunque, il provvedimento prevede che il Commissario possa erogare un contributo (fino a 25mila euro) per un rapido ritorno all’agibilità delle case danneggiate non gravemente. L’ordinanza illustra inoltre le procedure per effettuare le verifiche di agibilità degli edifici danneggiati dal sisma, per le quali Calogero Foti potrà avvalersi di tecnici non soltanto appartenenti alle amministrazioni pubbliche siciliane, ma anche su accordo con gli ordini professionali. I quali però non avranno che un rimborso delle spese sostenute. Il testo contempla infine misure per il trasporto e lo smaltimento delle macerie prodotte dal terremoto e fornisce 120 poliziotti in più, per tre mesi, per presidiare le zone colpite.