Terremoti: la terra trema in mezzo mondo. Che sta succedendo?

SI ‘BALLA’ IN TANTI ANGOLI DELLA TERRA. GLI ESPERTI SI INTERROGANO SU UN FENOMENO CHE NON SI ERA MAI VERIFICATO.

Il mondo trema. Non soltanto per la crisi economica e finanziaria, ma anche per forti scosse di terremoto che in questi giorni scuotono ampi aree del globo. Paura, disperazione e morte. 

La terra trema un po’ dovunque. L’elenco dei Paesi colpiti da terremoti è impressionante: Area mediterranea, Isola di Santa Cruz, Turchia centrale, Cile, Polonia, Grecia, Bulgaria, Cecoclovachia, Australia, Albania, Iran, Iraq, Salvador e anche l’Italia. Per non parlare del terremoto che ha colpito il Pakistann il 24 settembre 2013. Un sisma di magnitudo 7.7 che ha ucciso 260 persone e lasciandone senza casa centinaia di migliaia. Un evento che ha dato anche origine a una nuova isola non lontano dalla costa, che ha già destato la curiosità di tutto il mondo.

Le forti scosse vengono registrate da tutti i sismografi dell’USGS a causa di continui scuotimenti della terra che vengono avvertite in luoghi diverso e distanti del nostro pianeta.

Sabato un terremoto ha colpito Creta. Un sisma molto intenso di 6.5 magnitudo avvenuto poco ad Ovest dell’Isola. Un movimento tellurico che è stato avvertito in maniera molto netta anche dalle popolazioni di alcune zone del Sud Italia.

I sismografi segnalano molteplici movimenti tellurici avvenuti a seguito del sisma che si è registrato nelle Filippine settentrionali. Lì la scossa è stata forte: 7,2 di magnitudo 7.2, in un punto d’incontro tra due importanti placche litosferiche. Una scossa piuttosto forte è stata avvertita dagli abitanti della Nuova Guinea, con un’intensità pari a 7,1 della scala Mw (magnitudo momento)

Anche l’inizio di questo mese, dicono gli esperti, è stato caratterizzato da un’elevata sismicità mondiale. Terremoti un po’ dovunque, insomma.

Il 4 ottobre un sisma piuttosto forte, di 6.4 magnitudo, è registrato nell’Oceano Indiano. Mentre il 6 ottobre la Romania è stata colpita da una forte scossa di terremoto. Magnitudo registrato: 5,4. Tanti i danni alle abitazioni localizzate nella parte centro-orientale della Nazione.

Impressionante, per l’appunto, quello che è avvenuto nel sud est della Romania dove sono stati registrati quasi ottanta scosse di terremoto negli ultimi 11 giorni. Nell’ area della contea di Galati il sisma ha raggiunto una magnitudo pari a 3,9 gradi della scala Richter e si è esteso ad aree sempre più lontane.

I sismografi che registrano sempre nuovi epicentri non riescono ancora a dare una spiegazione di quello che sta succedendo.

In soli 11 giorni i sismografi hanno registrato 77 scosse di terremoto. Sismi avvertiti anche decine di chilometri di distanza. Gli scienziati dell’Istituto di Fisica della Terra hanno installato apparecchiature nella zona di zona Izvoarele, dove i terremoti hanno avuto la più alta intensità.

In tutto questo c’è un dato che desta non poche preoccupazioni: le recenti misurazioni sismiche hanno mostrato che le scosse vanno diventando sempre più numerose e gli epicentri si estendono in molte aree della terra.

Nelle zone colpite da questi ripetuti sismi si registra un ulteriore complicazione: la contaminazione dell’acqua potabile. Sapori e odori, infatti, a causa dei continui terremoti sono come mescolati con benzina e gas.

Sempre a proposito della Romania, gli esperti non si spiegano perché il terremoto, che inizialmente aveva un epicentro, ha iniziato a diffondersi in altre aree. Attualmente, ci sono già quattro contee interessate da questo fenomeno. Questo è preoccupante e le autorità stanno prendendo in considerazione l’evacuazione delle aree sismicamente attive.

Gli studiosi hanno due ipotesi per spiegare il fenomeno.

Il primo è legato all’acqua accumulata nel terreno dopo le catastrofiche inondazioni che hanno colpito 39 località a settembre.

L’ altra ipotesi è che i movimenti della terra possono essere l’effetto dell’ estrazione del petrolio.

L’elenco dei terremoti si allunga sul Messico. Lunedì 7 ottobre una serie di terremoti ha colpito il sud e il centro del Messico, costringendo l’evacuazione di decine di villaggi. Sono state 28 le scosse registrate in poche ore secondo quanto riportato dall’Istituto sismologico nazionale.

Più di 28 scosse di terremoto registrate lungo la costa dello Stato di Guerrero hanno tormentato questi territori per almeno tre ore, secondo quanto riportato dall’Istituto sismologico del Messico. Non ci sarebbero stati morti. Le autorità hanno disposto l’evacuazione di circa 200 villaggi, la maggior parte con meno di 150 persone.

Martedì 15 ottobre un terremoto ha seminato paura e morti nelle Filippine. Gli esperti hanno censito almeno 200 scosse di assestamento. L’ultima, di magnitudo 4.2,[/B] che ha scosso la terra e ha causato il crollo degli edifici e delle strutture già pericolanti.

C’è ancora incertezza sull’esatta profondità del sisma; c’è chi parla di 37 km, chi invece conferma i 20 km. Il numero dei feriti intanto è di 175, di cui la metà in gravissime condizioni.

Secondo l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia si sarebbero almeno 20 le scosse di assestamento. Le autorità non hanno emanato nessun allarme tsunami. La forte scossa ha causato ingenti danni nei pressi di porti e aeroporti, gettando nel panico tutti gli abitanti.

Il 12 ottobre scorso un terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito la Grecia a ovest dell’isola di Creta. La scossa è stata avvertita fino ad Atene. Lievi danni a case e negozi.

Secondo l’Istituto di Geodinamica di Atene il terremoto si è scatenato alle 16.12 ora locale (le 15.12 in Italia) a 68 chilometri dalla città di Chania, nell’ isola di Creta, ovvero a 279 chilometri da Atene.

I media locali di Creta segnalano danni agli edifici, case e negozi.

 

 


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