Termini Imerese, operai in assemblea Salta incontro al Mise, lontana ipotesi Blutec

Sempre più incerto il futuro per il rilancio dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sembrano minime le speranze per i 766 operai del sito siciliano, per i quali il 30 settembre scadrà la cassa integrazione e la possibilità di un reimpiego. L’ultima ipotesi di rilancio per l’ex stabilimento del Lingotto, legata alla Blutec, newco di Metec, pare sfumata definitivamente assieme alla riunione fissata per il 14 settembre al ministero per lo Sviluppo economico, a Roma. L’incontro, infatti, è stato annullato, senza peraltro comunicare una nuova data. Un segnale gravissimo perché l’incontro di lunedì prossimo sarebbe servito per dare slancio all’intera operazione con la nomina di un nuovo socio che avrebbe dovuto affiancare l’azienda di Robetto Ginatta, da tempo in ritardo sulle scadenze finanziarie.

La Blutec non ha, infatti, ancora portato a compimento l’intervento di capitalizzazione per il quale si era impegnata a dicembre 2014, quando fu sottoscritto un accordo con i sindacati. Operai che sono tornati sul piede di guerra e chiedono certezze. Oggi si riuniranno in assemblea al municipio di Termini, nel pomeriggio, con l’intenzione di far ripartire le proteste fino a quando il Governo non darà segnali tangibili, individuando un nuovo soggetto imprenditoriale per il salvataggio. Intanto, rimane il problema della cassa integrazione, in scadenza a fine mese, per non parlare dell’indotto che da fine giugno non percepisce indennità.

«Ci angoscia il nuovo stato di incertezza sulla vertenza Blutec – affermano in una nota congiunta Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente segreteria Fim Cisl – e troviamo assurdo che dal Ministero allo Sviluppo Economico, dalla Regione siciliana, non ci sia un chiarimento sullo stato della reindustrializzazione della zona. Il 30 settembre, data in cui scade la cassa integrazione per I lavoratori ex Fiat, è vicino, se per quella data non si avranno certezze sul piano Blutec, dal primo ottobre scatterà la mobilità». Sull’indotto spiegano i due rappresentanti Fim «la Regione si era assunta un impegno ma non abbiamo ricevuto più risposta. Non solo non si intravede possibilità occupazionale ma dal primo giugno gli operai non percepiscono nemmeno le somme della cassa integrazione, la disperazione sale».

Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude: «non si può restare inermi davanti alle indiscrezioni sul destino del progetto Blutec, chiediamo subito un tavolo al Mise, la Regione solleciti il governo nazionale, bisogna trovare subito una soluzione, dopo tanti anni di attese, delusioni, annunci a vuoto, le tute blu di Termini sono davvero esauste, non è più tempo di rinvii». Una nuova convocazione di un tavolo tecnico al Mise, dicono i sindacati, dovrebbe giungere entro martedì prossimo.


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