Secondo i sindacati sarebbe ancora inattuato l'accordo con l'azienda individuata per il rilancio del sito industriale, dopo l'addio di Fiat. L’azienda, tuttavi, dovrebbe ancora «versare 6 milioni di euro per onorare gli impegni presi». Una mancanza che «impone una verifica da Roma»
Termini, Fiom: «Bluetec non onora impegno» Il 14 agosto a Roma «per chiedere certezze»
Rimane ancora incerto il futuro dello stabilimento industriale ex Fiat di Termini Imerese, a Palermo. A denunciarlo la Fiom per la quale sarebbe ancora inattuato l’accordo con Bluetec, firmato nel dicembre dello scorso anno nella sede del ministero per lo Sviluppo economico per il rilancio del sito, dopo l’addio dell’azienda del Lingotto. Per i sindacati l’azienda che dovrebbe subentrare alla storico marchio torinese, dovrebbe versare 6 milioni di euro per onorare gli impegni presi. Una mancanza che impone per la Fiom una verifica da Roma.
«Ad oggi – affermano il responsabile del settore auto della Fiom nazionale Michele De Palma e il segretario generale della Fiom Sicilia Roberto Mastrosimone – non abbiamo evidenza del versamento da parte di Bluetec del capitale utile a sostenere il piano di investimenti, la capitalizzazione e la realizzazione produttiva a Termini Imerese». Per la Fiom, infatti, l’accordo del 23 dicembre 2014, raggiunto dopo che Governo e Invitalia hanno garantito la sostenibilità del piano di investimenti di Bluetec, prevedeva un investimento iniziale di 6 milioni da portare a 18 in 90 giorni.
«Ma Bluetec – hanno proseguito – non ha onorato l’impegno. Noi chiediamo una verifica sull’accordo e sull’attuazione del piano nell’ambito di un tavolo al Ministero per lo sviluppo economico con la partecipazione del ministro Guidi e del Sottosegretario De Vincenti, che hanno partecipato alla firma dell’accordo». «Questo – hanno sottolineato – affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità. Se la situazione non si sbloccherà, come Renzi il 14 agosto dell’anno scorso si è recato a Termini Imerese assumendosi l’impegno di risolvere la situazione, il 14 agosto di quest’anno saremo noi a Roma da lui a rivendicare il rispetto di quell’ impegno».