Telejato, due giorni per ritornare in onda Una raccolta fondi per la tv antimafia

«Quella del prossimo 4 ottobre voleva essere una festa e lo sarà perché nel giro di pochissimo tempo, 48 ore al massimo, il segnale ritornerà a coprire l’intera gamma di comuni così come previsto prima dell’incendio. Quella di giovedì rimane una data importante: adesso non sarà solo una festa, ma una più forte dichiarazione d’intenti. Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in passato, e non ci riuscirà adesso». Tornano più agguerriti di prima i sostenitori di Telejato, la piccola emittente di Partinico il cui ripetitore sul monte Bonifato è stato gravemente compromesso da un incendio di natura quasi certamente dolosa. Danni ingenti, una prima stima prevede una spesa di 25mila euro, a pochi giorni dall’estensione delle trasmissioni anche nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo e della grande festa per l’inaugurazione della nuova sede con moltissime personalità nella lotta alla mafia prevista per giovedì 4.

Quello del monte Bonifato somiglia ai tanti – troppi – incendi che devastano metodicamente la Sicilia. Assieme alle famiglie sfollate dalle proprie case e agli ingenti danni alla riserva naturale Bosco di Alcamo, c’è la consapevolezza che quello all’impianto della piccola emittente non è un incidente. «C’erano due focolai, uno proprio sulla nostra postazione, e lì non c’è vegetazione. La porta in ferro è completamente distrutta dalle fiamme. Non ci sono dubbi», ha dichiarato Pino Maniaci a CTzen.

Un limite ambizioso, 48 ore a partire da ieri pomeriggio per far tornare Telejato sugli schermi dei siciliani. «Ora più che mai, in attesa dello svolgimento delle indagini – scrive la redazione – abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro con la schiena dritta, così come lo abbiamo sempre fatto. Speriamo che le nostre ipotesi siano sogni di pazzi e non siano realtà. Non possiamo negare il rammarico e il grande sforzo che la redazione sta facendo per restituire Telajato ai suoi cittadini nel più breve tempo possibile. Se il nostro lavoro spaventa qualcuno – continuano – noi non possiamo fare altro che continuarlo. Certi eventi ci convincono sempre di più che stiamo facendo bene».

Per sostenere questa ambiziosa scommessa è nata una raccolta fondi: Il fuoco spegne Telejato. Una maniera per essere realmente vicini a quanti non si arrendono mai, nemmeno davanti al fuoco.

Per le donazioni:
IBAN: IT56N0894643490000007484182
Per il Pay Pal andare sul sito www.telejato.it e cliccare su Donazione

 

[Foto di Associazione Acmos]


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Dopo un primo momento di sconforto, torna combattiva la redazione dell'emittente di Partinico. L'impianto di trasmissione sul monte Bonifato, in provincia di Trapani, è andato distrutto in un incendio di natura quasi certamente dolosa. Il gruppo con a capo Pino Maniaci promette: «Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in passato, e non ci riuscirà adesso». Per aiutare l'emittente a vincere la scommessa è partita online una raccolta fondi Telejato, rogo doloso distrugge il ripetitore. Pino Maniaci: «Sono riusciti a fermarci».

Dopo un primo momento di sconforto, torna combattiva la redazione dell'emittente di Partinico. L'impianto di trasmissione sul monte Bonifato, in provincia di Trapani, è andato distrutto in un incendio di natura quasi certamente dolosa. Il gruppo con a capo Pino Maniaci promette: «Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in passato, e non ci riuscirà adesso». Per aiutare l'emittente a vincere la scommessa è partita online una raccolta fondi Telejato, rogo doloso distrugge il ripetitore. Pino Maniaci: «Sono riusciti a fermarci».

Dopo un primo momento di sconforto, torna combattiva la redazione dell'emittente di Partinico. L'impianto di trasmissione sul monte Bonifato, in provincia di Trapani, è andato distrutto in un incendio di natura quasi certamente dolosa. Il gruppo con a capo Pino Maniaci promette: «Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in passato, e non ci riuscirà adesso». Per aiutare l'emittente a vincere la scommessa è partita online una raccolta fondi Telejato, rogo doloso distrugge il ripetitore. Pino Maniaci: «Sono riusciti a fermarci».

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