Francesco Costa, 31enne catanese, è tra i fondatori del quotidiano online Il Post. Un colosso da dieci milioni di contatti. Racconterà la sua storia nel corso del TEDx programmato il 19 dicembre alla Scuola superiore etnea. «Catania è fuori dal circuito giornalistico nazionale, ma il web ha aperto nuovi spazi», sostiene
TEDx SSC, il successo del giornalista Costa «Ciancio è un alibi, internet ha liberato spazio»
«Nonostante il giornalismo sia un mercato in crisi, e Catania sia fuori dal circuito nazionale», Francesco Costa, 31enne giornalista catanese, ce l’ha fatta a costruirsi uno spazio nel mondo dell’informazione. Partito da un blog, nel 2003, è tra i soci fondatori del quotidiano telematico Il Post. Un colosso del web da oltre dieci milioni di contatti al mese e 30 milioni di pagine viste. Tutti i segreti del suo successo Costa li rivelerà ai partecipanti del TEDx SSC organizzato dalla Scuola superiore di Catania. Il primo però, e il più importante secondo lui, lo anticipa a MeridioNews: «È la passione per questo mestiere, che mi fa perdere di vista tempo ma anche la vita privata». E racconta pure dell’ambiente giornalistico del capoluogo etneo, «in cui la presenza di Mario Ciancio – direttore ed editore del quotidiano La Sicilia, ndr – è stata ingombrante ma spesso pure un alibi per tanti».
Tra le «scelte e percorsi che sfidano ogni limite» – una delle linee guida proposte dal TEDx, che si terrà a villa San Saverio il 19 dicembre – ci sarà pure la storia del giornalista catanese. Nel 2010, insieme a Luca Sofri, Costa fa nascere Il Post: «Aprire un quotidiano online, oggi, è un po’ come aprire un negozio di dischi. A causa degli scarsi introiti pubblicitari e dell’ambiente molto chiuso». Per seguire il suo progetto, ha dovuto trasferirsi a Milano, dove ha sede la redazione: «Mi è pesato lasciare Catania, ma è una città fuori dal grande giro del giornalismo». Non esistono, nel capoluogo etneo, sedi distaccate dei maggiori quotidiani nazionali «e fino a pochi anni fa non erano in edicola neppure le pagine catanesi di Repubblica – spiega Costa – per un accordo tra Ciancio e la proprietà del giornale fondato da Eugenio Scalfari». Il ruolo svolto dall’imprenditore etneo sull’informazione catanese «è stato a lungo di predominio, indubbiamente, ma salvo pochissimi casi non ricordo esperimenti giornalistici falliti per sua mano – continua il giornalista – Adesso internet ha liberato un po’ di spazio, e MeridioNews ne è l’esempio». Sull’intercettazione tra Ciancio e il sindaco Enzo Bianco, che ha letto proprio sulle pagine del nostro giornale, commenta: «È la prosecuzione di un malcostume che va avanti da molto tempo. Ciancio ha più volte avuto ascolto da parte di istituzioni, e collaborazione, che forse sono andate oltre i loro compiti istituzionali».
Alla platea del TEDx catanese, la versione etnea della conferenza Ted californiana, Costa racconterà non solo i nonostante – parola chiave dell’incontro – che hanno reso più difficile il suo percorso, ma pure i segreti del successo del suo giornale. Tra questi ci sono «l’attenzione a fare le cose bene, a decidere cosa scrivere e cosa non scrivere». Ma pure il risparmio sulle piccole o grandi spese. Ad esempio «non siamo abbonati alle agenzie di stampa, Twitter funziona meglio e gratis. E consultiamo solo la versione elettronica dei quotidiani cartacei. Bisogna investire ogni euro con oculatezza». Il Post in cinque anni ha triplicato l’organico, adesso conta 18 persone tra dipendenti e collaboratori, e progetta di ingrandirsi ancora. «Abbiamo una piccola sede ma grandi ambizioni», dice. Tra gli ingredienti del suo successo, personale, il giornalista aggiunge «la passione per questo mestiere, che mi farebbe lavorare anche gratis, e che non conosce orari». A Milano vive da solo e trascorre quasi tutte le sue giornate in redazione: «Faccio turni di 12 ore e, anche se sento l’esigenza di costruirmi una vita al di fuori del giornalismo, è difficile conciliare la mia passione con qualsiasi altro impegno».
Lo dice con un pizzico di malinconia, che pare scomparire «quando i lettori o i colleghi commentano i miei articoli dicendo che sono riuscito a spiegare bene qualcosa di complicato». Meriti che Costa vuole condividere con Sofri, il giornalista «che ha avuto l’idea di creare Il Post, che mi ha voluto al suo fianco e che mi ha insegnato tantissimo». Ma durante il percorso verso il successo non sono mancati attimi di sconforto. Come al termine dell’esperienza al quotidiano l’Unità, dove ha lavorato con un contratto a progetto. «Nonostante avessi imparato tanto e ci fosse l’intenzione di confermarmi – ricorda Costa – Il giornale andò in crisi e non fu possibile continuare la mia esperienza». Fu un momento in cui «mi ritrovai senza lavoro e con addosso la sensazione che il mondo del giornalismo non potesse offrirmi un futuro». La prospettiva cambiò non molto tempo dopo, per svoltare a distanza di due anni dall’avvio della sua esperienza a Il Post. «I numeri di visitatori e pubblicità hanno iniziato a diventare importanti e la proprietà ha offerto a tutti noi, fondatori, un contratto a tempo indeterminato».
Il resto lo dirà al TEDx SSC, il primo e unico evento TEDx in Sicilia. L’anno scorso, l’edizione di lancio ha fatto registrare il tutto esaurito. Tutti gli aggiornamenti e i video della scorsa edizione – che aveva per tema Dall’eccezione alla regola – sono online sul sito http://www.tedxssc.it/.