Teatro Massimo ‘condannato’: ha licenziato ingiustamente un giornalista

Da un lancio dell’Ansa apprendiamo che La Fondazione Teatro Massimo di Palermo è stata condannata dal giudice del lavoro, Paola Marino, al risarcimento del suo ex addetto stampa. La sentenza, verso la quale entrambe le parti hanno proposto appello, riguarda Mario Pintagro, 51 anni, giornalista professionista (foto sotto, a destra), a cui non era stato più rinnovato il contratto dopo sette anni di ininterrotte prestazioni, senza giustificato motivo.

La vicenda risale al 2007, ma la sentenza si è avuta solo recentemente. Per i legali del Teatro, rappresentati dall’avvocato Alessandro Garilli, Pintagro avrebbe avuto una “presenza sporadica e casuale”, circostanza che negherebbe il rapporto di subordinazione che invece ha voluto dimostrare il ricorrente – cioè Mario Pintagro – difeso dall’avvocato Teresa Sciortino.

Al giudice è bastato guardare gli atti prodotti dalle parti per giungere alla sentenza. Tra questi, la rassegna stampa telematica prodotta già alle otto del mattino, la presenza alle prove di regia, a tutti gli spettacoli, la produzione dei libretti di sala, le richieste di acquisto per decine di migliaia di euro all’anno, le testimonianze di critici, cronisti e funzionari del Teatro Massimo.

Il giudice dell’esecuzione ha poi disposto il pignoramento delle somme a titolo di risarcimento per il cronista licenziato.

Insomma, ai vertici del Teatro Massimo di Palermo non gliene va bene una. Da mesi gli artisti e i dipendenti sono in rotta di collisione con il Sovrintendente, Antonio Cognata (foto a sinistra), del quale chiedono le dimissioni.

Ieri anche il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha partecipato a un’assemblea di artisti e lavoratori del Teatro Massimo, manifestando la propria sfiducia verso l’operato di Cognata.

Leoluca Orlando ha addirittura annunciato, provocatoriamente, le ‘dimissioni’ dalla presidenza della Fondazione del Teatro Massimo (il Sindaco è presidente del Teatro a norma di statuto, delegando, poi, le funzioni a un vice presidente). E sempre ieri, nel corso di una conferenza stampa, ha chiesto al Governo nazionale di commissariare la Fondazione Teatro Massimo.

Adesso, per la gestione Cognata, arriva anche la ‘botta’ dell’addetto stampa – Mario Pintagro, giornalista professionista di grande valore – messo alla porta senza un motivo plausibile.

Insomma: questa gestione del Teatro Massimo è tutta da dimenticare…  


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