Sei titoli - di cui due in prima nazionale - e volti noti della scena teatrale italiana saranno ospitati da novembre ad aprile 2015 nella quinta stagione organizzata al teatro di via Mascagni. «L’edizione di quest’anno è dedicata al maestro catanese Turi Ferro ed è per noi motivo di grande orgoglio», affermano Carlo Auteri e Mario Fraello dell’associazione culturale Abc
Teatro Abc, presentata la nuova stagione Ferro: «Frutto di cinque anni di sacrifici»
Il 14 novembre si alza il sipario sulla quinta stagione teatrale del Teatro Abc di Catania. Sei produzioni – con una trilogia affidata a Enrico Guarneri – e un ricco parterre di attori provenienti dalla scena nazionale come Luca Barbareschi, Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino. «Abbiamo fatto tanti sacrifici negli anni, contando esclusivamente sulla forza di attori, produttori, registi e collaboratori e – commenta Guglielmo Ferro, direttore artistico della stagione – siamo diventati una bella realtà». Il riferimento del regista si collega all’assenza di sovvenzioni pubbliche o patrocini istituzionali per quanto riguarda l’attività dell’associazione culturale. Elemento di cui però non fa un dramma. «Siamo alla quinta edizione consecutiva – dice -, e ci siamo guadagnati la nostra fetta di pubblico, per lo più borghese e con una fascia d’età che va dai 45 ai 70 anni».
La stagione 2014/2105 Turi Ferro si inaugura con la prima nazionale de Il Consiglio d’Egitto. Nella trasposizione teatrale di una delle opere più fortunate di Leonardo Sciascia la scena sarà dominata da Enrico Guarneri, per la regia di Ferro. «Nello spettacolo e ancora prima nel romanzo c’è l’ironia, la storia, la rassegnazione e la speranza della Sicilia di un tempo, con tante sfumature che ricordano il contemporaneo», commenta l’attore catanese. È ancora più diretto Ferro: «L’opera dello scrittore testimonia quello che il potere faceva una volta e continua a fare tutt’oggi: preservare sé stesso e schiacciare chi non si adegua a quel meccanismo».
Dopo Il Consiglio d’Egitto è prevista la rappresentazione deIl Paraninfo di Luigi Capuana, in scena a dicembre. «Il regista Antonello Capodici apporterà delle modifiche all’originale e proporrà delle innovazioni nell’impianto scenico», afferma Guarneri, nelle vesti del personaggio protagonista che ha interpretato già in passato. Dopo la pausa natalizia sarà la volta di un testo scritto, diretto e interpretato da Buccirosso dal titolo Una famiglia quasi perfetta. A seguire Il prigioniero della seconda strada per la regia di Giovanni Anfuso e Cercando segnali d’amore nell’universo di Luca Barbareschi. La stagione si chiuderà ad aprile con un’altra prima nazionale che ripropone la fortunata coppia formata da Guarneri e Ferro con Il Guardiano di Harold Pinter.
Tutti titoli che rientrano nella corrente «del teatro contemporaneo, pop e popolare perché – sostiene Ferro – se un teatro non parla del suo tempo non è teatro». Con la precauzione di non applicare al termine tempo l’idea un significato esclusivamente cronologico. E a favorire il dialogo tra il palco e il pubblico in questo scenario è, secondo il direttore artistico, il coraggio di sperimentare e magari di rompere con la tradizione. Così come accade alla stagione intitolata a Turi Ferro. «Catania deve rassegnarsi al fatto che lui è morto tredici anni fa e che noi possiamo permetterci il lusso di dare il suo nome alla nostra rassegna solo perché lo abbiamo compreso», conclude il direttore artistico.