Tattoo convention, due giorni tra artisti e tendenze «Il mio tatuaggio? Una rondine che migra ma torna»

Indiani, giapponesi, traditional. Teschi, serpenti, donne, mongolfiere, lettere, e ancora tigri, farfalle, polpi, colombe, cavallucci marini. Alla prima Tattoo convention di Catania – al Palaghiaccio il 17 e il 18 settembre – ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Più di cento tatuatori da tutto il mondo in queste ore stanno lasciando il loro segno sul corpo di tanti, siciliani e non, che da mesi aspettano l’evento per regalarsi un tatuaggio speciale, affollando gli indirizzi mail degli artisti dell’inchiostro sulla pelle.

Come Flo Nuttall, per la prima volta in Sicilia, che si ritiene soddisfatta per la quantità di prenotazioni ricevute e per aver accettato l’invito dell’amico Andrea Furci, tra gli organizzatori dell’evento insieme ad Alessandro Scuto – piercer e titolare del negozio Mutazioni –, all’artista Vincenzo e all’agenzia pubblicitaria Scirocco. «Fra molti tatuatori – spiega il catanese Marco Sciuto – si è diffuso da subito il metodo walk in, che consiste nel preparare i disegni sulle veline per accorciare i tempi e avere già qualcosa da mettere a disposizione dell’utente». Anche lui ha la sua postazione e negli intervalli ne approfitta per osservare alcuni dei migliori tatuatori all’opera. Per esempio l’americano Chad Koeplinger e l’italiano Marco Manopola, tra i più richiesti della manifestazione.

Gambe, braccia, polsi, dita, petto, cosce, c’è sempre spazio per un nuovo tatuaggio, anche se ne hai già collezionati un bel po’. Come Lana, che di passaggio a Catania decide di incidersi un ricordo della vacanza, o Luca Selvaggio, che ha scelto di farsi tatuare simbolicamente una rondine. «È un animale che migra ma che poi torna – spiega il ragazzo – Mi ricorderà la voglia di rientrare a casa dopo un viaggio». Alcuni tatuaggi sono legati a esperienze personali, altri alla bravura del tatuatore, a cui ormai ci si affida quasi completamente. «Capita che vedi un loro disegno e ne sei attratto – dice Luca – come di un quadro che esponi a casa senza un significato particolare, ma in grado di esprimere qualcosa».

E lo conferma Giulia, 18 anni compiuti a febbraio, che si è subito innamorata della farfalla disegnata da Flo Nuttall e consigliata dalla zia Elisa, che l’ha accompagnata da Enna, decide di tatuarla sul braccio, anche se rischia «due sberle da mamma e papà». «Io la invito a pensarci finché non è convinta», dice la zia, secondo cui i tatuaggi «sono bellissimi, ma sono per sempre». La nipote però è testarda e l’unica preoccupazione, semmai, è per il lavoro. «So che potrebbero rappresentare un problema, ma mi auguro che nel 2016 sia superato».

È ormai chiaro, infatti, che questa è la generazione tattoo, come conferma anche il romano Heinz, nel campo da 23 anni. «Una volta il tatuaggio era un modo di rappresentare il proprio dissenso nei confronti della società – sostiene – e fare tatuaggi non era considerato un lavoro, non erano riconosciuti come arte o forma d’espressione». Oggi invece è questione di moda ed estetica, non c’è più il romanticismo di una volta. «I disegni sono più belli e patinati, ma il tatuaggio è sdoganato e ha perso il suo significato».

Ed è anche più difficile farsi notare tra la crescente concorrenza. «Per un giovane che comincia è dura, o ha idee fresche che valgono qualcosa o rimarrà sempre la copia di una copia». A lui tocca anche il compito di affiancare alcuni colleghi nella giuria che stabilirà il lavoro migliore della due giorni. E intanto tra gli stand continua il via vai e qualche artista approfitta delle pause per fare visita a un collega. Elena Scalia si fa tatuare sul braccio il disegno antico di una diavolessa dall’amico Andrea Giulimondi, romano che da sei anni vive e lavora a Londra. «Ormai chi vuol farsi un tatuaggio segue i nostri lavori sui social e richiede il tatuatore che più si avvicina al proprio gusto», racconta il romano con esperienza decennale.

E proprio a caccia del tatuatore giusto sono mamma e figlia, che vogliono fare il secondo tatuaggio insieme. «Il primo lo abbiamo fatto quando mia figlia era ancora minorenne – svela la mamma, che le ha trasmesso la passione per i tatuaggi – sono favorevole se c’è coscienza di quello che si fa». E anche il papà di Aurora – che a soli otto anni è già sulla buona strada e si è fatta disegnare una farfalla con il pennarello – ne è convinto. «Quando sarà il momento l’accompagnerò io», dice raccontando di quando si è fatto tatuare il nome della figlia. «Aveva tre anni e quando lo ha visto mi ha detto “Io mi farò fare Papà mi ama».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]