«Vogliamo la proroga della prima rata delle tasse universitarie a febbraio». Una richiesta messa nera su bianco e rivolta al rettore Francesco Priolo a colpi di protocolli e comunicati stampa, per differire il termine utile per effettuare il versamento a febbraio, attualmente previsto entro il 15 gennaio, e attenuare il rischio di procurare ulteriori danni economici agli studenti e alle loro famiglie, già provate dalla pandemia. «Non si comprende – si legge nella nota divulgata dall’associazione studentesca Alleanza Universitaria – perché, considerate le condizioni di difficoltà degli studenti, l’amministrazione dell’ateneo non proroghi la scadenza del pagamento». Per Au, «l’impossibilità oggettiva di effettuare il versamento entro il 15 gennaio – prosegue il comunicato – comporterebbe l’impossibilità di prenotare gli appelli per gli esami di profitto e questo non è accettabile». Un ulteriore danno per gli studenti che si concretizzerebbe in un blocco della carriera didattica fino al pagamento della rata e dell’eventuale mora maturata per il pagamento oltre i termini.
«La modalità di rateizzazione crea un effettivo pregiudizio nei confronti di tutta la comunità studentesca», gli fa eco Nike. «Il portale studenti – sottolinea Giuseppe Trovato di Nike a MeridioNews – non appena rileva qualsiasi ritardo nel pagamento blocca la prenotazione all’esame, senza considerare tutte le complicazioni per chi non ha ancora inserito tutta la documentazione fiscale, a cui consegue un possibile ricalcolo della quota da versare». Per questo le associazioni chiedono di prorogare la scadenza. Tra chi come Alleanza propone il 10 febbraio e chi, invece, come Nike propone l’ultimo giorno di febbraio «per dare la possibilità a tutti i dipartimenti di completare la sessione d’esami».
L’anticipazione della scadenza della prima rata al 15 gennaio (rispetto all’anno precedente in cui si pagava alla fine della sessione di esami) è stata decisa a maggio scorso, anche con il consenso delle rappresentanze studentesche, con l’approvazione della guida dello studente 2020-2021. «Una decisione presa – sostiene Andrea Vella di Alleanza universitaria a MeridioNews – quando non era preventivabile che il virus potesse continuare fino a oggi, affinché l’università potesse percepire qualcosa il prima possibile, dal momento che la quota di iscrizione va praticamente tutta alla Regione». Ma sul punto Trovato di Nike ribatte: «È la prima volta che la prima rata viene disposta a metà sessione, l’anticipazione è stata deliberata con la volontà di costringere gli studenti a pagare la tassa prima di sostenere gli esami».
Due richieste, dunque, che sollevano le stesse problematiche ma che non nascono da un’azione unitaria. «L’obiettivo comune è venire incontro agli studenti – spiega Vella – Con Nike non ci siamo coordinati, ma è stata un’azione congiunta involontaria, l’importante è che si raggiunga il risultato». «È stata una coincidenza – conferma Trovato – Ma il fatto che loro (Alleanza ndr) abbiano percepito la stessa necessità, non può che farci piacere». A otto giorni dalla scadenza della prima rata e due giorni dalla richiesta di proroga, Unict non ha ancora risposto alle associazioni.
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