Un difetto nella comunicazione tra Amat e polizia municipale ha fatto slittare la data d'inizio del provvedimento pensato dall'allora amministrazione Cammarata per combattere l'inquinamento. Occhipinti: «Sembra più una ripicca per il fallimento della Ztl». Ecco i percorsi, le vie e le auto interessate dall'ordinanza
Targhe alterne: arrivano i cartelli, non le multe Catania: «Siamo pronti per partire in settimana»
«Per avere informazioni sulle targhe alterne visitare il sito www.comune.palermo.it». La voce registrata del risponditore automatico della polizia municipale recita l’indicazione come un mantra, ma sul portale del Comune, cercando “targhe alterne”, si viene rimandati a una nota del 2014. Strano, specie se si è alla vigilia del ritorno in vigore di quella che in realtà è un’ordinanza che non è mai stata accantonata veramente. Già, perché le targhe alterne il cui ritorno era atteso oggi, a Palermo, sono ancora quelle disegnate dalla giunta Cammarata nel 2010. Un provvedimento che non sempre è stato fatto applicare, ma che non è mai stato di fatto abolito, malgrado i proclami di Orlando, intenzionato a mandare in pensione l’ordinanza che ha portato alle casse comunali oltre 1,8 milioni di euro in sei anni con l’entrata in vigore della Ztl, il cui destino è stato però segnato dal Tar.
Tutto pronto, dunque, per la reintroduzione delle targhe alterne. O quasi. Oggi infatti, nonostante il riposizionamento dei cartelli con la calendarizzazione di targhe pari e dispari, non verrà elevata nessuna multa. La Municipale non è pronta. Manca infatti la comunicazione ufficiale da parte dell’Amat, deputata alla segnaletica stradale, che annunci l’avvenuta sistemazione di tutti i cartelli. Un difetto nelle comunicazioni che farà slittare la partenza delle targhe alterne di alcuni giorni, ma la data effettiva resta ancora incognita, anche se l’assessore alla Mobilità Giusto Catania assicura: «Siamo pronti per partire in settimana».
L’ordinanza riguarda solo i veicoli Euro 0, 1, 2 e 3. Per loro, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20, dal lunedì al venerdì, la vasta area delimitata da Viale della Regione siciliana sarà accessibile nei giorni di numero pari per i mezzi con targa pari e nei giorni dispari per i mezzi con targa dispari. Il provvedimento non riguarda le strade a monte della circonvallazione e anche lo stesso Viale della Regione sarà uno dei corridoi che rimarranno a libera percorrenza. Gli altri sono quelli che dal porto conducono verso le autostrade A19 e A29, a partire da via Francesco Crispi e le vie di accesso in entrata e uscita dalle aree di parcheggio Giotto, Emiri, Francia e Basile. Multe salate sono previste per i trasgressori, che dovranno pagare una somma che si aggira attorno ai 165 euro. Esentati invece dall’ordinanza i veicoli a gpl, a metano, ibridi ed elettrici, oltre che le auto con omologazione Euro 4 o superiore. Via libera anche per moto a quattro tempi e ciclomotori catalizzati.
«Si tratta di un provvedimento vecchio e inutile – contesta Filippo Occhipinti, capogruppo dei Movimenti civici in Sala delle Lapidi – Questa sembra l’amministrazione del fai da te. Le targhe alterne non sono nate sotto una buona stella già in epoca Cammarata, con innumerevoli difetti. Erano però state introdotte per fare fronti ai dati dell’inquinamento cittadino, che avevano raggiunto soglie preoccupanti. Oggi, nonostante la tanto sbandierata necessità della Ztl per ridurre le emissioni, i dati sull’inquinamento forniti dalla Rap sono nettamente migliorati rispetto al 2010. Sembra più una ripicca dell’amministrazione nei confronti dei cittadini per il fallimento del piano Ztl».