La manifestazione, iniziata il 19 settembre, è giunta a metà strada. «Abbattere gli ultimi muri» è il leitmotif di questa edizione. Stasera anche Daria Bignardi. L'evento si inserisce nell'elenco di quelli che puntano con successo sulla cultura e destagionalizzano i flussi di visitatori nell'isola
Taobuk, a Taormina festival internazionale del libro Oggi giornata dedicata a Pasolini e Capossela
A Taormina, il Festival Internazionale del libro, in programma dal 19 al 25 di questo mese, è giunto a metà strada. Se, da una parte, si possono fare i primi bilanci, dall’altra c’è tanta attesa per ciò che succederà nei prossimi giorni. La rassegna ha all’attivo cinque edizioni e ha contribuito senza dubbio a far riconquistare alla città ionica il primato di capitale della letteratura e fonte di ispirazione, come fu per Tennessee Williams e Truman Capote. Dal 2011 ad oggi, infatti, Taormina ha ospitato autori come Sepulveda e Siti, premi Oscar del calibro di Tornatore e Morricone, giornalisti dello spessore di Severgnini e Friedman. Anche quest’anno, inoltre, il raggio è molto ampio: il presidente del festival Antonella Ferrara e il direttore della manifestazione, Franco Di Mare, hanno inserito nella kermesse i più disparati settori dell’arte e della creatività; letteratura, dunque, ma anche design, mostre e installazioni, cibo, cinema.
A tagliare il nastro del Taobuk 2015 sono stati il violino di Uto Ughi, il sax di Francesco Cafiso e la splendida voce di Noa. «Abbattere gli ultimi muri» è il leitmotif di questa edizione, e allora ecco che dalle sale dell’hotel San Domenico si leva il monito, e assieme la speranza, del premio Nobel 2006 per la letteratura, il turco Orhan Pamuk: «In Turchia abbiamo avuto due milioni di migranti, mentre l’Europa ne voleva accogliere duemila; il vecchio Continente deve fare la sua parte, tenere fede ai suoi valori di democrazia e rispetto dei diritti umani». Lo scrittore tradotto in 63 lingue era stato insignito del Taobuk Award for Literary Excellence durante la prima serata del festival. E se l’argentino Marcelo Figueras presenta Aquarium (L’asino d’oro), incentrato sulle violenze in Medioriente, Stefano Benni rende il clima giocoso e sarcastico con Cari mostri, libro di racconti horror in salsa grottesca.
Protagonista della giornata di ieri è stato lo statunitense David Leavitt, il quale torna, dopo sette anni di silenzio, con I due Hotel Francfort e parla della sua Taormina: baluardo dell’arte omosessuale, con Casa Cuseni come luogo dove la diversità viene rispettata e valorizzata. Ieri spazio all’incontro La cucina dà spettacolo, con Carlo Cracco e Oscar Farinetti, che in serata sono stati i patron di Parole di burro, cena di gala patrocinata da Expo Milano. Ma è anche il giorno di Caterina Chinnici e del suo È così lieve il tuo bacio sulla fronte.
Oggi, invece, il festival tributerà l’intera giornata a Pier Paolo Pasolini per i 40 anni dalla scomparsa. Fitta l’agenda degli appuntamenti: una tavola rotonda sull’eredità pasoliniana, una mostra fotografica dal titolo Rompere il muro del silenzio e una selezione della folta corrispondenza tra il regista e Leonardo Sciascia a cura della fondazione di Racalmuto dedicata a quest’ultimo; sull’onda di Cosa sono le nuvole, cortometraggio molto caro a Pasolini, verrà anche inaugurata una esposizione con le opere di Magritte, Dalì, De Chirico, Chagall, Schifano, Matta, Guccione, Festa e Mazzullo. Infine, si terrà una retrospettiva cinematografica ispirata ai film più celebri del maestro. In serata sarà la volta di Daria Bignardi con il suo ultimo lavoro, Santa degli Impossibili, edito da Mondadori. Mattatore della giornata conclusiva sarà Vinicio Capossela: il cantautore, qui nelle vesti di scrittore, presenterà Il paese dei coppoloni, coadiuvato da Sebastiano Vecchio, docente di filosofia del linguaggio. Taobuk si inserisce, così, nell’elenco delle manifestazioni di richiamo che puntano sulla cultura e destagionalizzano i flussi di visitatori nell’isola.