La strada che forma la cintura del capoluogo etneo da tempo deve fare i conti con il traffico. Negli ultimi mesi a peggiorare la situazione diversi restringimenti. L'allargamento però non convince gli esperti e i benefici potrebbero essere a breve termine
Tangenziale, da lunedì nuovo cantiere lungo l’arteria Istallazione spartitraffico e ampliamento carreggiata
Per tutta l’estate, con un susseguirsi di incolonnamenti, è stata l’incubo di ogni automobilista. Mercoledì scorso una delle giornate peggiori con dodici chilometri di fila causati da un incidente. Le previsioni, in questo fine settimana in cui è previsto il primo controesodo per il rientro dalle vacanze, sono da bollino nero mentre da lunedì partirà un altro cantiere nell’ambito dei lavori per l’istallazione delle nuove barriere spartitraffico brevettate da Anas.
Protagonista di questo circolo dantesco è ancora la tangenziale di Catania. L’arteria, fondamentale per raggiungere il capoluogo etneo, l’autostrada in direzione Siracusa e i caselli di San Gregorio, per spostarsi a Messina, è un susseguirsi di restringimenti di carreggiata con la chiusura delle corsie di sorpasso in entrambe le direzioni. Lavori, come ha più volte specificato Anas, che non consentono interventi durante la sola fascia notturna.
La nuova barriera Anas, già completata in alcuni tratti, consentirà di recuperare la sezione dello spartitraffico attualmente delimitata dalle barriere in acciaio, aumentando quindi la sezione di ogni carreggiata di circa 80 centimetri. Una strada più larga un po’ come si annunciava nel lontano 2016 quando all’assessorato regionale alle Infrastrutture sedeva Giovanni Pistorio e il governo era quello di Rosario Crocetta. L’arteria, che è quella con il più alto indice di traffico da Napoli in giù, prevedeva la realizzazione di una vera e propria terza corsia a cui si è aggiunta, nel 2018, la presentazione di una terza corsia dinamica che si regola in basi ai flussi di traffico. Una tangenziale smart che passa anche per le informazioni fornite in tempo reale agli automobilisti grazie a nuovi pannelli a messaggio variabile. L’arteria attuale, esclusi i lavori più recenti, è stata realizzata in due fasi tra gli anni ’80 e ’90.
Avere carreggiate più larghe però non coinciderà necessariamente con la soluzione al problema del traffico. Il beneficio, come spiegò a MeridioNews il professore di Unict Giuseppe Inturri, ci sarà nel breve periodo ma alla lunga, anche considerato il più alto indice di motorizzazione in Italia del capoluogo etneo, è quello di un ritorno al passato. Da lunedì, intanto, partirà il nuovo cantiere tra il chilometro 9 e il 5, anche se inizialmente si procederà per un chilometro e mezzo tra gli svincoli di San Giovanni Galermo e Misterbianco in entrambe le direzioni.
«Al fine di garantire il mantenimento della circolazione su due corsie in entrambe le carreggiate, in prossimità delle aree di cantiere sarà consentita la marcia su file parallele con l’utilizzo delle corsie d’emergenza – spiega Anas – con divieto di sorpasso e limite di 60 chilometri orari secondo quanto indicato dalla segnaletica installata. La circolazione sulle sole corsie di marcia avrà luogo unicamente lungo i 44 metri della galleria circumetnea, priva come noto della corsia di emergenza».