l'abolizione delle province e i conseguenti tagli dei fondi mettono a rischio la sopravvivenza dell' istituto provinciale di cultura e lingue ninni cassarà.
Tagli alle Province, a rischio l’unico Liceo linguistico pubblico di Palermo
L’abolizione delle Province e i conseguenti tagli dei fondi mettono a rischio la sopravvivenza dell’ Istituto Provinciale di Cultura e Lingue Ninni Cassarà.
Lo dichiara Valentina Amico, Responsabile Saperi di Sel Palermo.
L’abolizione delle Province (sembra più il titolo di un film americano a 1 stella, piuttosto che un serio provvedimento politico volto ad avvantaggiare la società) – prosegue Valentina Amico – e i conseguenti tagli dei fondi mettono a rischio la sopravvivenza dell’unico Liceo Linguistico pubblico di Palermo (le scuole statali offrono solamente un numero esiguo di sezioni di liceo linguistico che non riuscirebbero mai a garantire il servizio scolastico a tutti gli studenti). Questo, fino all’anno scorso, constava di ben 5 sedi: 2 a Palermo, 1 a Cefalù, 1 a Terrasini, 1 ad Alimena. Oggi ne sono rimaste solo 4, in quanto poco o nulla si è fatto per evitare la chiusura della succursale di Alimena, la cui gestione è stata immotivatamente giudicata ‘antieconomica’ (delibera della Giunta Provinciale n° 187, datata 7 ottobre 2011)”.
“Il timore dell’assenza di risorse economiche necessarie a garantire l’anno scolastico 2013/2014 – prosegue la nota dell’esponente di Sel – getta nella disperazione 200 docenti tra precari e di ruolo e 1800 studenti, 200 dei quali prossimi alla maturità. Per non parlare del punto interrogativo che incombe sul regolare svolgimento degli esami di riparazione previsti per fine agosto”.
“Di fronte ai ripetuti allarmi lanciati dalla FP CGIL – prosegue sempre la nota – il presidente della Regione, Rosario Crocetta, continua a tergiversare, lasciando irrisolta la questione. I docenti, dal canto loro, da mesi attendono invano risposte alle loro urgenti richieste di incontro presentante al Presidente della Regione Siciliana e al Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Palermo. Attendono con stoica pazienza, consapevoli dei numerosissimi problemi che impegnano a tempo pieno i governatori. Tra questi, per esempio, il problema dello sviluppo del turismo nel nostro territorio, su cui proprio ieri si è pronunciato il nostro presidente”.
“Ebbene -dice ancora Valentina Amico – ci si aspettava, a tal proposito, almeno una dichiarazione sulle sorti dell’ IPCL, visto che la questione dello sviluppo turistico è inscindibile dal rafforzamento del servizio scolastico atto alla formazione di figure professionali necessarie al settore turistico. E invece? La sorpresa: Apriremo tanti casinò,(…) la Sicilia deve diventare il luogo turistico più importante d’Europa” (Rosario Crocetta, 22.07.2013). Contemporaneamente si tagliano fondi per la cultura e listruzione, interrompendo servizi primari”.
“Da mesi conclude l’esponente di Sel di Palermo – si attendono invano risposte dal Presidente della Regione siciliana, il quale continua a tergiversare, lasciando irrisolta la questione.
Questo accade quando alla sostanza si predilige la propaganda”, aggiunge Simone Di Trapani, Coordinatore provinciale di Sel Palermo.
Alla rapida decisione, assunta dall’Ars, di abolire le Province – prosegue la nota di Di Trapani – non è seguita un altrettanto rapido e, soprattutto efficiente adeguamento normativo che ovviasse ai prevedibili conseguenti disservizi”.
“Non è accettabile conclude il coordinatore provinciale di Sel a Palermo – che a pagare il prezzo di tale leggerezza siano migliaia di studenti siciliani, che a un mese dall’avvio dell’anno scolastico corrono il rischio di dover frequentare delle scuole, molte delle quali già notevolmente fatiscenti, in assenza della ordinaria manutenzione, fatto che pregiudicherebbe la sicurezza degli studenti siciliani.