«Il congelamento dei fondi destinati al trasporto pubblico locale impone al Governo nazionale un’assunzione di responsabilità sul tema del disavanzo della Regione Siciliana, ereditato dal precedente governo. La nota riguardo i fondi per il settore è stata da noi assunta con un valore prudenziale, nello spirito di farci trovare pronti davanti a qualsiasi scenario». Lo afferma l’assessore […]
Tagli ai trasporti, appello di Falcone a Roma «Spalmare il debito siciliano su dieci anni»
«Il congelamento dei fondi destinati al trasporto pubblico locale impone al Governo nazionale un’assunzione di responsabilità sul tema del disavanzo della Regione Siciliana, ereditato dal precedente governo. La nota riguardo i fondi per il settore è stata da noi assunta con un valore prudenziale, nello spirito di farci trovare pronti davanti a qualsiasi scenario». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone sul tema della ventilata diminuzione degli stanziamenti per il trasporto pubblico locale. L’esecutivo regionale riconduce la questione al nodo di fondo del debito in capo alla Sicilia.
«Pagare i debiti spalmandoli su almeno dieci anni anziché su soli tre anni – spiega l’assessore – ci consentirebbe di svincolarci da un’assurda tenaglia finanziaria, rivedendo gli equilibri di bilancio per garantire servizi e investimenti. Riteniamo dunque ineludibile che lo Stato, a meno di pesanti ripercussioni per l’Isola, prenda atto della necessità di dilazionare il disavanzo che il Governo Musumeci e i siciliani si ritrovano sul groppone. Abbiamo un mese di tempo per lavorarci – conclude Falcone – ora occorre che lo Stato non si giri dall’altro lato e faccia la propria parte».
(Fonte: Assessorato regionale Infrastrutture e mobilità)