Svolta per gli animali domestici: potranno avere accesso nei luoghi pubblici

LO PREVEDE UN NUOVO ‘REGOLAMENTO’ SIGLATO TRA ANCI NAZIONALE E LA FEDERAZIONE ITALIANA PER IL DIRITTO DEGLI ANIMALI. LA PAROLA PASSA AI COMUNI CHE DOVRANNO ADOTTARLO. NUOVE RESPONSABILITA’ PER I ‘PADRONI’. E INTERVENTI PER IL RANDAGISMO

Finalmente una svolta per gli animali domestici che vivono nelle famiglie italiane, dai cani ai gatti e via continuando.
“Da oggi – leggiamo nel quotidiano on line notizie.it – non potrà più essere vietato il loro accesso nei luoghi pubblici (biblioteche, bar, ospedali, case di riposo e anche in spiaggia): lo stabilisce un Regolamento-tipo presentato da Fiadaa ed ANCI a tutti i Comuni italiani, che d’ora in poi dovranno dotarsi di appositi strumenti per garantire e tutelare i diritti degli animali da compagnia”.
L’accordo, come già accennato, è stato siglato tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e la Federazione Italiana associazioni diritti animali e ambiente. Il Regolamento dovrà essere adottato dai Comuni del nostro Paese.
Ovviamente, il regolamento “prevede anche un elenco delle nuove responsabilità e doveri che spettano ai proprietari degli animali”.

I Comuni che lo adotteranno sono tenuti a rispettarlo e a farlo rispettare. Ciò comporterà, come accennato, nuove responsabilità per i ‘padroni’ degli animali (dizione impropria, quella di ‘padrone’, perché chi ama gli animali li tratta come componenti della propria famiglia a tutti gli effetti): per questi ultimi, in caso di non rispetto del ‘Regolamento’, sono previste sanzioni di un certo peso: multe fino a 500 euro e, nei casi più gravi, la confisca dell’animale stesso.
Il nuovo ‘Regolamento’ introduce radicali novità: l’animale domestico, infatti, potrà accompagnare il padrone ovunque: l’importante è che non leda i diritti di nessuno.
Novità anche nel campo condominiale. In questo caso parliamo della riforma del condominio, entrata da poco in vigore. La riforma è chiara: nessuno potrà vietare a un condomino di tenere animali da compagnia nel proprio appartamento (art. 16 della Legge 220/12, che va ad integrare l’art. 1138 del Codice civile).

Con questa svolta nel rapporto tra amministrazioni comunali, cittadini e animali domestici prevede anche l’apertura di un ufficio per i diritti degli animali in ogni città. Obiettivo: far dialogare associazioni animaliste e amministrazioni comunali, per risolvere il problema del randagismo.
Quali sono gli ambiti disciplinati dal nuovo ‘Regolamento’? Per esempio, detenzione di cani e gatti con divieto assoluto di utilizzare la catena; il divieto di lasciare gli animali da soli per lungo tempo; il libero accesso degli animali domestici nei luoghi pubblici e in quelli aperti al pubblico (cimiteri, ospedali, case di riposo); la possibilità di farli viaggiare sui mezzi di trasporto.
Il ‘Regolamento’ interviene anche sulla detenzione di animali esotici e sulla tutela della fauna selvatica.


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