Una ragazza di 17 anni di Agrigento si è suicidata il 18 maggio del 2017, perché costretta, due anni prima, a fare sesso di gruppo e a filmare le scene. È questa l’ipotesi della procura di Palermo che ha ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a due 27enni. Il corpo della ragazza venne trovato alla Rupe Atenea di Agrigento da dove si sarebbe lanciata. Un gesto annunciato in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. E intanto, c’è anche un’inchiesta della procura dei minorenni di Palermo nei confronti di altri due indagati, all’epoca ancora non maggiorenni. Ai quattro le due procure di Palermo, quella distrettuale su due 27enni, e quella per i minorenni, oltre alla violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne contestano anche la produzione di materiale pedopornografico. Ed è quest’ultima ipotesi di reato che ha fatto scattare la competenza a Palermo, che ha ricevuto gli atti da Agrigento. Con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, i difensori dei due indagati maggiorenni – gli avvocati Daniela Posante e Antonio Provenzani – avranno venti giorni di tempo per prendere visione di tutti gli atti, produrre memorie, atti difensivi o sollecitare ulteriori atti di indagine.
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