Il mistero resta irrisolto: esiste un legame tra i cadaveri trovati in più punti della costa tirrenica e il rinvenimento, in diversi litorali dell'isola, di scatoloni contenenti hashish? A indagare sono cinque procure
Sub morti, procura diffonde le immagini dei tatuaggi Resta l’ipotesi del recupero della droga caduta in mare
Dopo le descrizioni dei tatuaggi arrivano le fotografie. I magistrati che indagano sul possibile collegamento tra i tre cadaveri dei sub trovati sulla costa tirrenica della Sicilia e il rinvenimento di scatoloni pieni di hashish in più litorali dell’isola, hanno deciso di diffondere alcune delle immagini scattate durante le perizie dei medici legali.
I corpi, infatti, a oggi non sono stati reclamati da nessuno. In Italia non risultano denunce riguardanti persone sparite dopo essersi calate nei fondali siciliani, e ciò viene considerato un elemento a sostegno della tesi secondo cui i sub potrebbero essere morti in seguito al tentativo di recuperare un carico di droga perduto in mare. Forse a causa di un’improvvisa mareggiata, forse per l’inadeguatezza dell’imbarcazione su cui il gruppo viaggiava.
Nei giorni scorsi sono stati effettuati sorvoli nell’area tirrenica, con la speranza di trovare resti del possibile naufragio, ma senza particolari risultati. Così adesso la decisione di divulgare le immagini di alcuni tatuaggi incisi sulla pelle dei sub: una scritta dove compare il termine inglese love (amore, ndr), laA cerchiata simbolo del movimento anarchico e anche quella che sembra una grossolana stella con dentro un altro disegno, forse un cuore. L’auspicio è chiaramente che qualcuno possa fornire elementi utili all’indagine. A occuparsi dell’inchiesta sono cinque procure: Termini Imerese, Patti, Agrigento, Trapani, Patti e Messina.