L'avviso è stato emesso il 6 dicembre dalla Protezione civile e sarà valido fino a che la situazione non cambierà. Anche se al momento l'Ingv e il laboratorio di Geofisica dell'Università di Firenze non registrano la riattivazione di frane di grandi dimensioni, la situazione generale richiede un elevato livello di attenzione
Stromboli, livello di preallarme per il vulcano «Non si possono escludere crolli ed eruzioni»
Livello di preallarme sull’isola di Stromboli. A deciderlo è stato il dipartimento regionale di Protezione civile, in seguito agli ultimi aggiornamenti provenienti dall’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv) e dai dati provenienti dal laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze. L’avviso è stato diffuso il 6 dicembre e sarà valido fino a nuovo aggiornamento.
All’origine del provvedimento c’è «l’aumento dell’attività esplosiva caratterizzata da frequenti esplosioni concentrate al cratere di sud-ovest con pressioni infrasoniche da medie ad alte» e l’aumento dei fenomeni sismici – 22 l’ora – che hanno registrato «ampiezza elevata e variazioni significative del campo deformativo». Sul fianco nordorientale del vulcano, il dipartimento sottolinea che «pur non rilevandosi movimenti in atto riconducibili alla riattivazione di frane di grandi dimensioni, non sono da escludersi movimenti di massa localizzati a evoluzione rapida, come crolli e rotolamenti». Al momento non è da escludersi anche la possibilità di un’eruzione lavica.
Davanti al livello di preallarme, tra le misure da prendere per il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ci sono l’attivazione del presidio operativo comunale, la verifica della disponibilità delle associazioni di protezione civile e il monitoraggio della presenza di turisti nell’isola.