«La situazione non si risolve nel giro di poco tempo, questo è fuori di dubbio». Lo ha detto Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel corso di un’intervista su Radio 24. Scarlato è stato interpellato per discutere dell’attività eruttiva iniziata il 4 luglio a Stromboli, vulcano che si trova […]
Eruzione Stromboli, vulcanologo Ingv: «Serve tempo per tornare all’attività ordinaria»
«La situazione non si risolve nel giro di poco tempo, questo è fuori di dubbio». Lo ha detto Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel corso di un’intervista su Radio 24. Scarlato è stato interpellato per discutere dell’attività eruttiva iniziata il 4 luglio a Stromboli, vulcano che si trova nell’omonima isola dell’arcipelago delle Eolie, in provincia di Messina. Il vulcanologo ha aggiunto che in passato «quando Stromboli si trova in questa situazione, con il livello del magma basso, la colata sulla Sciara del fuoco, serve del tempo per tornare nel suo stato di ordinaria attività», che si ha quando «abbiamo le esplosioni ogni dieci o quindici minuti. Ora siamo fuori da questo stato ordinario». La Sciara del fuoco è una depressione presente lungo il lato settentrionale dello Stromboli e si sarebbe formata circa 5000 mila anni fa, dopo il crollo di un settore del vulcano.
Il 4 luglio «ci sono stati un altissimo numero di frane e flussi piroclastici sulla Sciara del fuoco – ha detto Scarlato – che hanno profondamente modificato le morfologie del vulcano. Stiamo facendo tutta una serie di rilievi per capire qual è ora la situazione dell’edificio vulcanico, perché sicuramente questo si è modificato». Nel corso dell’intervista radiofonica il ricercatore dell’Ingv ha aggiunto che «sicuramente c’è un quadro in evoluzione, stiamo rilevando se ci sono altre parti che possono distaccarsi perché instabili e quindi provocare nuove frane. E poi – ha continuato Scarlato – c’è la colata sulla Sciara del fuoco che può esaurirsi come anche intensificarsi. Come ieri, per esempio, che abbiamo avuto dei momenti in cui c’è stata un piccolo incremento».
L’interazione tra la lava e l’acqua – ha detto il vulcanologo – ha determinato qualche esplosione in più, sempre lontano dai centri abitati. Però ovviamente se non ci fosse quel divieto di navigazione sotto la Sciara del fuoco – che viene fatto osservare ora dalla guardia costiera – per le barche qualche problema ci potrebbe essere», ha concluso Scarlato. Intanto l’ex presidente della Regione e attuale ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha annunciato di avere firmato un decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile. Un passaggio che segue la richiesta inoltrata dal governatore Renato Schifani.