«Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio». Lo hanno annunciato gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti che difendono Sabrina Fina e Massimo Caradente, la coppia indagata nell’inchiesta per la strage in famiglia di Altavilla Milicia. Il medico legale che era stato incaricato da loro come consulente per l’autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l’architetto Concetto Miccichè, per l’esame su delle ossa umane. Secondo quanto si è appreso i familiari della coppia avrebbero già trovato dei nuovi legali di fiducia da sottoporre all’approvazione dei due indagati.
Intanto oggi sono iniziate le autopsie sui corpi delle tre vittime: Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel. Per il triplice delitto, insieme alla coppia di coniugi, sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere Giovanni Barreca e la figlia 17enne. Al contrario di quanto riferito in un primo momento la ragazza, unica sopravvissuta alla strage, commessa durante degli esorcismi, non sarebbe stata trovata in stato confusionale all’arrivo dei carabinieri, dopo la confessione del delitto fatta da Barreca. Ma dormiva tranquillamente nella sua stanza. L’adolescente ha confessato il suo ruolo nei delitti ammettendo di avere torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche.
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