Strade a Catania: la buca è assicurata?

Grandi o piccole, larghe o profonde Catania ne offre una grande quantità. Di cosa stiamo parlando? Ma delle buche di cui è piena la città, buche che ormai sembrano essere diventate parte integrante del panorama, quasi una caratteristica tipica, considerando da quanto tempo la situazione è sempre la stessa.
Certo, ogni tanto si vede qualche furgoncino delle manutenzioni stradali che ne copre qualcuna, ma si tratta di una sistemazione temporanea che in genere “naufraga” al primo acquazzone per far ritornare tutto come prima, se non peggio.

Il Comune, lo sappiamo, se non fosse un ente pubblico, avrebbe dichiarato da tempo bancarotta, per questo in questi mesi la manutenzione è andata a rilento e le condizioni delle strade sono peggiorate. A farne le spese sono sempre i cittadini, costretti a percorrere strade gruviera mettendo anche in pericolo la loro incolumità personale, ma soprattutto quella del loro mezzo di trasporto. Sembra che qualche gommista abbia fatto affari d’oro da quando la situazione è questa, ma spesso il problema non è semplicemente una gomma forata.

In genere, i Comuni stipulano un’assicurazione per la copertura dei danni causati al cittadino. Ma la città di Catania non lo fa, o almeno non lo fa più. L’assicurazione è scaduta nel 2000 e dal 2001 e solo fino all’aprile del 2005 il risarcimento dei danni è stato pagato direttamente dalle casse comunali per un totale di ben 5.151.000 euro, più gli spiccioli. Dato il rosso delle casse comunali, comunque le cose sono più complicate di quanto possano apparire. Dal 2000 all’inizio del 2002 non c’è stata nessuna copertura finanziaria, quindi i rimborsi che dovevano essere effettuati sono entrati di diritto tra i debiti fuori bilancio, quelli che in gergo si chiamano i “pagherò”. Nel 2002 sono stati stanziati sette milioni e mezzo di euro per la copertura assicurativa delle strade per il triennio 2002, 2003, 2004, ma la gara, non si sa perché, è andata deserta.

L’amministrazione Scapagnini, quindi, decide di istituire l’Ufficio Risarcimento Danni con responsabilità civile totale, ovvero un ufficio che si occupi sì del problema strade, ma anche di quello riguardante morsi di randagi per esempio, oppure la caduta di calcinacci dalle case popolari, nonché la ristrutturazione delle case stesse ecc. Se si cita il Comune per danni, i passaggi del giudizio sono: la sentenza, il precetto, il pignoramento, la sentenza del Tar, e infine quella della Corte dei Conti. Naturalmente ogni grado di giudizio prevede un conseguente e progressivo aumento delle spese: “Già al primo grado risultano quasi raddoppiate rispetto alla cifra iniziale” ci spiega un dipendente dell’ufficio stesso, che ha chiesto di non rivelare il suo vero nome e che noi chiameremo signor Rossi. Sono 1.035 le denunce effettuate nel 2003, 1205 nel 2004 e 1317 nel 2005, ma non tutte si sono trasformate in citazioni al giudice: solo 83 nel 2003, 53 nel 2004 e 184 nel 2005. Nel 2006 le citazioni sono state 118, mentre nel 2007 si contano 549 denunce e 63 citazioni.

I pagamenti sono stati effettuati tutti, anzi, considerando che erano stati stanziati sette milioni e mezzo e ne sono stati spesi poco più di cinque, possiamo dire che si è pure risparmiato. Ma attenzione però, perché, come spiega il nostro Signor Rossi, la situazione è cambiata nel tempo, perché “se prima i cittadini avevano perso fiducia e non facevano richiesta di risarcimento al giudice, magari perché avevano subito un danno lieve – ha detto – adesso sono esasperati e fanno denuncia anche per pochi spiccioli“.

La copertura finanziaria si esaurisce e dalla seconda metà del 2005 e fino al 2008 non è stata più prevista, mentre è venuta meno anche la manutenzione delle strade. L’Assessore alle Manutenzioni dell’attuale amministrazione, Angelo Sicali, assicura che in Comune si sta pensando anche a questo: “Per il risarcimento del 2008, per esempio, è stata prevista la somma di 1 milione e mezzo di euro, anche se su pagamento della Ragioneria“.


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