Stoviglie contro B.

“Sono qui per voi ragazze, perché il 110 e lode non serve per vendere la vostra moralità. La vostra dignità non ha prezzo. Dovete essere voi le più forti” esclama Natalina Santonocito, attempata signora presente ieri in piazza Università a Catania al flashmob, organizzato dal Popolo Viola, per opporsi in maniera rumorosa all’attuale governo di Silvio Berlusconi. Governo che, dopo lo scandalo dei festini di Arcore, ha svilito il ruolo della donna italiana oramai ridottosi nella nostra società a pura merce di scambio. Una manifestazione che ha coinvolto circa cento persone, unitesi tutte insieme in cerchio al centro della piazza, armate di un mestolo con cui hanno battuto su con pentole, padelle e coperchi,  per chiedere a gran voce le dimissioni di Berlusconi e del suo Governo “fondato sulla prostituzione”. Donne, ma non solo loro, che hanno espresso la loro indignazione. “Indignati Berlusconi, perché le vicende del Bunga Bunga hanno tolto spazio a quelle più importanti, indignati! Se ti fai mettere nel sacco da una diciassettenne non puoi essere presidente” urla una signora in gilè rosso. Molti i passanti curiosi, perlopiù signore e ragazzini modaioli. Poche le ragazze ventenni, la nuova generazione di donne, a cui la protesta si rivolgeva. “Che Berlusconi faccia i porci e comodi suoi lasciando in pace il Governo” esclama Francesca Consoli, trentaduenne. Presenti anche gli uomini. “Non è importante sapere da chi questa manifestazione è stata organizzata. E’ lo scopo che ha importanza. Vogliamo far capire ai giovani disinformati che la più grande conquista di una società non è l’apparire, ma la cultura. La stessa che ormai in televisione è assente, sostituita da trasmissioni che inculcano ai ragazzi modelli sbagliati da imitare” spiega Luigi Musumarra, al cui collo pende un cartellone con su scritto “Berlusconi, buon riposo”. Ogni intervento era succeduto dal rumoreggiare delle stoviglie percosse, come se così facendo si cercasse di dare più forza ed efficacia alle parole dei manifestanti. E tra la folla di mani che armeggiavano con i mestoli, un bambino, seduto per terra con le gambe incrociate che stringeva nelle mani due coperchi presi in prestito dalla cucina della madre. Anche lui, come gli altri, faceva rumore. Anche lui voleva il rumore. Ché se avesse avuto l’età giusta per parlare, chissà cosa avrebbe gridato in quel momento. Una protesta, questa del popolo viola, che non vuole essere unica. “Oggi abbiamo lanciato un messaggio forte a tutti i cittadini “puliti” che vogliono la libertà, conclude Adele Palazzo, una delle organizzatrici viola della protesta.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]