Storia e analisi del fumetto dalla Bibbia a Paperino Manuale del duo palermitano Bonura e Provenzano

Dopo un anno e mezzo di studio, Massimo Bonura e Federico Provenzano, coppia di giovani palermitani, hanno portato a termine la loro pubblicazione scientifica Teorie e Storie del Fumetto, un’analisi della storia di questo media, dalle origini ai giorni nostri. Un manuale per lo studio di una materia che sta acquisendo dignità artistica e che anche a Palermo mostra i segni di una rivalsa culturale: l’Accademia delle Belle Arti del capoluogo siciliano ha infatti, da quest’anno scolastico, attivato una cattedra di Storia del fumetto, nell’ambito del corso dedicato al media. Bonura (nella foto), tra i partecipanti alla gara per l’assegnazione di questa cattedra, è risultato tra i due idonei all’insegnamento.

La coppia di storici palermitani ha già collaborato in pubblicazioni riguardanti il fumetto in passato, ma anche tenuto conferenze e realizzato mostre sul tema, sempre in contatto con la Scuola del Fumetto palermitana e la Zap edizioni, casa editrice siciliana che pubblica il loro volume scientifico. La specializzazione di Bonura e Provenzano è quella del fumetto Disney, centro della stesura del libro: «Ha influenzato – afferma Bonura – tutto il fumetto comico e avventuroso successivo. Nasce nel 1930 in questa veste divertente, fino a riscontrare un’evoluzione significativa, diventando negli anni ’50 prettamente avventuroso. Oggi è il fumetto più letto dappertutto e lungo tutto lo scorso secolo».

Altro punto importante della stesura del manuale è il «rapporto biunivoco tra cinema e fumetto», come lo definisce lo stesso Bonura, che dedica una trattazione significativa anche a questo argomento, mentre altre figure di professionisti e artisti hanno partecipato all’analisi di alcuni ambiti: il professore dell’Università di Palermo Armando Bisanti, lo storico Alberto Begattini, l’artista e illustratore Claudio S. Gnoffo; a loro si aggiunge Alessio Arena, che ne ha curato l’introduzione.

«Questo – prosegue Bonura – è una manuale storico, è vero, ma con un occhio alla comunicazione del media, in particolare da un punto di vista sociologico. La sociologia della comunicazione ha recentemente acquistato varie sotto-categorie riguardanti per l’appunto i media e l’arte, che si incontrano nel fumetto; noi abbiamo cercato di esporre ciò che queste opere comunicano oggi e nel corso del tempo». La trattazione parte proprio dall’alba delle illustrazioni, con il proto-fumetto del 1800 e la Bibbia Pauperum medievale: un volume in cui immagini e testo si univano per rendere accessibile a tutti il contenuto della bibbia per l’appunto. Fino ad arrivare alla modernità e ad alcune delle chiavi di volta del genere anche contemporaneo e odierno.


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