Un incontro a Biancavilla fra il membro della governo regionale e gli esponenti del Comitato cittadini pro raddoppio è stata l'occasione per fare il punto sulla futura riqualificazione della fondamentale arteria etnea. La cui pericolosità si riflette sulle statistiche: 350 incidenti e 60 morti in dieci anni
Statale 284, la promessa dell’assessore Falcone «Sì al raddoppio, entro 2020 appalto dell’opera»
Nell’ultimo decennio, nel tratto a corsie singole che scorre tra Adrano e Paternò, si contano circa 350 incidenti e 60 morti. Numeri impressionanti, che fotografano la pericolosità della strada statale 284 Occidentale etnea, la Paternò-Randazzo. Si tratta di dati raccolti dal Comitato cittadini pro raddoppio della Ss284, un gruppo spontane di una sessantina cittadini dei comuni di Paternò, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto, Cesarò e Randazzo. Lo presiede Benedetto Torrisi, docente dell’Università di Catania, secondo cui «Davanti a tale scia di sangue, di morti e drammi familiari inimmaginabili, non si può rimanere indifferenti». Il comitato lavora molto sulla sensibilizzazione degli utenti della strada e ha già raccolto oltre 4500 firme, presidiando bene anche i social network. Ieri sera, poi, in piazza Sgriccio a Biancavilla, si è tenuta un’interlocuzione istituzionale di rilievo: l’incontro con l’assessore regionale delle Infrastrutture Marco Falcone. Presenti oltre un centinaio di partecipanti, tra cui alcuni parenti delle vittime della statale 284, che hanno avuto modo di ascoltare, direttamente dalle parole del componente del governo di Nello Musumeci, a che punto è il piano di riqualificazione dell’arteria. Per il tratto Paternò-Adrano ballano circa 98 milioni di euro per un intervento che riguarda circa 15 chilometri di strada.
«La 284 sarà complessivamente ammodernata e anche raddoppiata, si tratta di una iniziativa che trova riscontro grazie all’Anas – ha esordito Falcone – per il tratto Paternò-Adrano è pronto lo studio di fattibilità e a luglio ci sarà il bando per la progettazione». La previsione è dunque di «appaltare l’opera all’inizio del 2020, con un tempo di realizzazione di 36 mesi». Nel dettaglio, da Paternò a Santa Maria di Licodia il raddoppio della carreggiata riguarderebbe entrambe le corsie di marcia, mentre da Santa Maria di Licodia ad Adrano le carreggiate saranno 4, con due corsie per ogni singola direzione di marcia e guard rail centrale. Uno studio di fattibilità ha permesso di appurare che, proprio in quest’ultimo tratto, si concentrerebbero i maggiori pericoli per gli utenti della strada. L’altro tratto della 284 su cui si interverrà, per una spera di circa 54 milioni, è il segmento Adrano-Bronte su un tratto di 3,4 chilometri.
Ha espresso soddisfazione Benedetto Torrisi del Comitato: «Per la prima volta le istituzioni sono in sintonia con i cittadini, ho potuto riscontrare una convergenza chiara tra le istituzioni e il comitato spontaneo». Adesso, in programma per il prossimo 20 maggio, c’è una giornata pro raddoppio da tenersi in tutte le piazze dei Comuni toccati dalla statale.