Stancanelli a giudizio per abuso d’ufficio Coinvolto in inchiesta su servizi sociali

Il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio. I reati che la Procura etnea gli contesta risalgono a un suo precedente incarico. Mentre era assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali nel governo di Totò Cuffaro – oggi in carcere per favoreggiamento mafioso – Stancanelli avrebbe suggerito alcuni nomi da inserire nelle speciali commissioni create per decidere la gestione dei ricchi appalti nel settore dei servizi sociali a Catania.  Insieme al sindaco, il gup Luigi Barone ha deciso il rinvio a giudizio di altri politici, ma la lista completa verrà comunicata ai legali solo lunedì. Nel frattempo sono noti i nomi di altri tre imputati: l’ex assessore comunale ai Servizi Sociali nella giunta Scapagnini, Giuseppe Zappalà, il responsabile del distretto sociosanitario di Catania-Motta Sant’Anastasia-Misterbianco, Ubaldo Camerini, e Nino Novello, dell’Unione nazionale ciechi. Per loro le accuse sono peculato, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

L’indagine condotta dai carabinieri del Nas, iniziata nel 2010, ha coinvolto numerosi funzionari e assessori. In totale 52 indagati, di cui sedici finirono in carcere. Secondo la Procura i fondi destinati alle fasce più deboli sarebbero stati divisi a tavolino. Servizi finanziati ma mai attivati, gare d’appalto vinte con il massimo ribasso ma pagate a prezzo pieno, componenti delle commissioni che dovevano decidere gli appalti sovra pagati. «Ricordo – spiega Grazia Giurato, dell’associazione Cittàinsieme, che ha seguito dall’inizio questa storia – uno stanziamento di 300mila euro per dare un contributo agli anziani per l’acquisto dei condizionatori. Furono formate sette commissioni per decidere cosa fare e poi i fondi non arrivarono». All’inizio delle indagini preliminari, che adesso sono giunte alla conclusione, i carabinieri effettuarono anche il sequestro preventivo di beni per circa 12 milioni di euro.

La Procura etnea aveva chiesto in un primo momento l’archiviazione per Stancanelli, ma il gup Alba Sammartino dispose l’imputazione coatta. Il sindaco si è detto «amareggiato, ma tranquillo e sereno». «Il rischio – è la sua giustificazione – c’è tutto in chi per nove anni governa e amministra. E firmando migliaia di carte è possibile che incorra nell’abuso. Sono convinto di non aver fatto niente. Lo deciderà il giudice». È sceso invece nei dettagli il suo legale, l’avvocato Franco Passanisi, secondo cui Stancanelli, allora assessore Regionale ai Servizi Sociali, «si è limitato a proporre, in maniera non vincolante, alcuni nomi, su richiesta del dirigente del distretto sociosanitario di Catania, quali componenti delle commissioni aggiudicatrici dei servizi». Il legale continua spiegando che la segnalazione dei nomi per le commissioni non violerebbe «nessun interesse legittimo o diritto soggettivo, perché nessuno aveva fatto richiesta di nomina per tali commissioni». Infine un ultimo appunto lo ha riservato ai tempi delle indagini. «Inspiegabile e incomprensibile – spiega Passanisi – appare il rinvio a giudizio, tenuto conto che l’ipotizzato reato si prescriverà al più tardi nell’agosto 2013 e la data della prima udienza è fissata per il 29 gennaio, violando così ogni logico ed obiettivo criterio di economia processuale».

Tra i primi a prendere posizione contro Stancanelli è stato Luca Spataro, segretario provinciale del Pd. «Il sindaco, oltre che ai magistrati, deve dare spiegazioni alla città tutta e alla pubblica opinione sul suo operato – attacca Spataro – Non è solo una questione giudiziaria, ma anche di contrasto ad un malcostume e ad una certa disinvoltura nell’esercizio dei ruoli istituzionali che, anche quando non è configurabile in reati, è sicuramente incompatibile con la politica».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

A conclusione delle indagini, il gup Luigi Barone ha deciso il rinvio a giudizio per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Con lui altri politici e funzionari catanesi. Avrebbero gestito illecitamente i finanziamenti destinati alle fasce più deboli della popolazione. I reati contestati al sindaco risalgono al periodo in cui era assessore regionale ai Servizi sociali nel governo Cuffaro. Lui prova a difendersi: «Firmando migliaia di carte è possibile incorrere in qualche abuso»

A conclusione delle indagini, il gup Luigi Barone ha deciso il rinvio a giudizio per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Con lui altri politici e funzionari catanesi. Avrebbero gestito illecitamente i finanziamenti destinati alle fasce più deboli della popolazione. I reati contestati al sindaco risalgono al periodo in cui era assessore regionale ai Servizi sociali nel governo Cuffaro. Lui prova a difendersi: «Firmando migliaia di carte è possibile incorrere in qualche abuso»

A conclusione delle indagini, il gup Luigi Barone ha deciso il rinvio a giudizio per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Con lui altri politici e funzionari catanesi. Avrebbero gestito illecitamente i finanziamenti destinati alle fasce più deboli della popolazione. I reati contestati al sindaco risalgono al periodo in cui era assessore regionale ai Servizi sociali nel governo Cuffaro. Lui prova a difendersi: «Firmando migliaia di carte è possibile incorrere in qualche abuso»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]