I giochi per l'individuazione del nuovo direttore artistico potrebbero essere da rifare. Dopo il recente arrivo del commissario Giorgio Pace, la cui nomina deve ancora passare dall'Ars, il nome di Giovanni Anfuso torna nella rosa dei candidati da vagliare. E ci sono dubbi pure sugli spettacoli da fare d'estate
Stabile, Anfuso è solo «consulente a titolo gratuito» Nomina in bilico e stagione teatrale estiva a rischio
Fonti accreditate all’interno del
Teatro Stabile di Catania dicono che la stagione estiva è oggi in serio pericolo. A mettere in dubbio il calendario sono le travagliate sorti dell’ente che, dopo l’arrivo degli ispettori regionali e le dimissioni del presidente del consiglio d’amministrazione Salvatore La Rosa, versa oggi in una situazione di stallo amministrativo. Una vera e propria stasi, aggravata dalla crisi economica in cui si trovano le casse e, oggi, dallo stop imposto alla nomina del nuovo direttore artistico che l’assessore regionale Anthony Barbagallo aveva individuato nella figura di Giovanni Anfuso. Molto apprezzato dal sindaco di Catania Enzo Bianco e già responsabile della rassegna catanese iArt, l’artista dovrà accontentarsi, per adesso, della sua attuale «consulenza artistica a titolo gratuito».
«Il teatro è attualmente una struttura acefala – spiega a MeridioNews il nuovo commissario designato Giorgio Pace – tutte le decisioni sono da rimandare alla ratifica della mia nomina da parte dell’Ars. Cosa che spero avvenga al più presto per le sorti di tutti i lavoratori». Un vortice di incertezza che però non scoraggia Pace che, al contrario, si dice fiducioso per l’attivazione di una scaletta di spettacoli anche estivi. Nonostante sia già luglio inoltrato e non ve ne sia traccia sul sito ufficiale.
«Non c’è nessuno pericolo né per la stagione estiva né per quelle future – conclude Pace – Mi riprometto di approntarne una a breve
compatibilmente con le risorse e l’amministrazione del teatro». Per quanto riguarda Anfuso, il quasi commissario Pace non si sbilancia: «Vedrò la situazione e, solo dopo aver valutato più nomi, definirò un consulente artistico. Non ho nulla contro Giovanni Anfuso che, anzi è abbastanza quotato, ma bisogna anche conoscere gli altri candidati. Tra dimissionati e scaduti attualmente il teatro naviga a vista».
Ad aspettare con ansia l’insediamento di Pace sono anche i lavoratori che da aprile sono senza stipendio, anche a causa della mancata approvazione del bilancio consuntivo del 2015. Dalla quale dipende l’arrivo dei fondi regionali e ministeriali. «Noi chiediamo dal primo giorno l’arrivo del commissario – commenta Antonio Giardinieri, rappresentante della Cgil e dipendente dell’ente – Per la stagione estiva c’erano in atto delle collaborazioni ma bisognerà rivalutarle in base alle condizioni economiche. A noi comunque interessa la stagione classica, quella invernale, che deve essere degna di un grande teatro».