Sport nei quartieri, ritirato il bando dell’amministrazione Le circoscrizioni: «Così la politica delude i cittadini»

Sullo sport nei quartieri si scatena uno scontro istituzionale a tre fra amministrazione, consiglio comunale e circoscrizioni. Il risultato è che le attività previste da un bando del Comune sono state rinviate a data da destinarsi. C’era un po’ di tutto nel programma stilato da Palazzo delle Aquile: iniziative di sensibilizzazione contro le barriere architettoniche, regate, danza, pattinaggio, arti marziali, giochi in strada, perfino calcio saponato, oltre ai più classici basket, calcio, tennis e pallamano. Un programma che il consiglio comunale non ha mandato giù, tacciandolo di improvvisazione e bassa qualità, attribuendo all’amministrazione scelte prive di precise linee guida. E così Sala delle Lapidi ha sospeso l’avviso, salvando al contempo i 50mila euro di finanziamento comunale.

L’iniziativa era stata promossa e portata avanti dall’assessorato allo Sport guidato da Cesare Lapiana, che avrebbe collaborato con le circoscrizioni concedendo l’uso di beni e impianti comunali o sollecitando l’affitto degli impianti privati, curando l’allestimento di campi di gara e percorsi e della logistica (trasporti, transenne, pedane e tribune), garantendo ambulanze e servizio medico e fornendo premi e stampati. La deadline per la presentazione dei progetti era fissata per il 30 gennaio. Niente da fare, tutto rimandato.

Mentre da piazza Pretoria fanno sapere che l’avviso verrà riformulato insieme alla commissione Sport, il consigliere di Idv Filippo Occhipinti spiega come si è arrivati alla sospensione: «È una decisione frutto di una scarsa programmazione da parte di questa amministrazione che non ha mai considerato l’attività sportiva come importante anche per la salute ma solo come un gioco di cui poter fare a meno». «Se l’assessore e i dirigenti del settore – continua Occhipiniti – avessero coinvolto sia il consiglio comunale sia le circoscrizioni con un piano generale di sviluppo delle attività fisiche sul territorio, oggi non saremmo arrivati allo scontro tra organi istituzionali. Di questo piano però non c’è traccia, se non per questo scarno e intempestivo avviso. Il sindaco e l’assessore facciano di più anche per l’impiantistica, ormai allo sfacelo».

Lo stop ha mandato su tutte le furie i presidenti delle otto circoscrizioni, Paola Miceli Lucido, Antonio Tomaselli, Antonino Santangelo, Silvio Moncada, Fabio Teresi, Michele Maraventano, Pietro Gottuso e Marco Frasca Polara, che hanno deciso di emanare un comunicato congiunto definendolo «un grave errore politico che va in direzione contraria rispetto al programma del sindaco in materia di decentramento. L’avviso sullo sport rappresentava un segnale di valorizzazione delle funzioni propositive delle circoscrizioni verso l’attuazione di un reale decentramento. Non comprendiamo la scelta di sospendere l’avviso che aveva già suscitato notevole interesse nei territori da parte dei cittadini – continuano i presidenti – poiché il consiglio comunale non ha alcuna autorità sulle funzioni propositive delle circoscrizioni in particolare sulle attività sportive, le cui competenze sono state già attribuite ai consigli di circoscrizione». 

«Non siamo più disposti – aggiungono – ad accettare che venga calpestato il ruolo delle circoscrizioni da parte di un consiglio comunale avverso a qualsiasi forma di decentramento». I presidenti chiedono pertanto all’assessore allo Sport Lapiana di «ripubblicare lo stesso avviso, oggi sospeso, e al sindaco Orlando di convocare formalmente e con urgenza la consulta dei presidenti, al fine di verificare se l’attuazione del decentramento continui ad essere ancora una priorità di questa amministrazione». Sulla vicenda interviene, via Facebook, anche il consigliere circoscrizionale di Fare Città Eduardo De Filippis: «Il consiglio comunale fa i capricci, l’assessore allo Sport per evitare contestazioni impone il ritiro del bando. Risultato: la politica è sempre più lontana dai cittadini. C’è delusione. Anche questa è Palermo».


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Lo scontro era cominciato con il consiglio comunale che ha rimandato a data da destinarsi il programma di attività da 50mila euro voluto dall'assessore Cesare Lapiana. A causa dell'«assenza di un piano generale di sviluppo delle attività fisiche sul territorio». Ma per i presidenti delle circoscrizioni è «un grave errore politico»

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