L’estate è alle porte e la spiaggia di Mondello è già affollata da giovani e meno giovani che si godono i primi tepori della bella stagione. Temperatura ideale, acqua cristallina e una striscia di sabbia a disposizione, ancora per poco, sgombra di capanne. Ma la gente che giorno e notte affolla il litorale ritiene superfluo evitare che bottiglie, lattine, sacchi di plastica e ogni sorta di rifiuto abbandonato rovinino una vera e propria cartolina per turisti e cittadini.
Secondo associazioni ambientaliste e attivisti non è una novità che la spiaggia di Mondello, come tutta la costa palermitana, sia trascurata. Eppure, a quanto pare, 90 lavoratori della Reset dalle 8 alle 11 dovrebbero cercare di pulire l’intera costa del capoluogo siciliano. Impresa ardua stando alle parole del consigliere della settima circoscrizione Eduardo De Filippis perché “il palermitano non ha a cuore il suo litorale. Possiamo anche mettere centinaia di cestini, ma per una logica indefinita il palermitano sporca».
De Filippis lancia, allora, una provocazione al sindaco, Leoluca Orlando, e dice a Meridionews: “Chi sporca dovrebbe pagare. Invito il primo cittadino a fare una ordinanza che vige su tutta la costa palermitana. Tramite il coinvolgimento dell’assessorato competente e il coinvolgimento delle forze armate. Il sindaco – continua De Filippis – dovrebbe autorizzare la vigilanza delle coste, multando chi sporca. Delle ronde dovrebbero controllare su tutta la costa o quanto meno sulle spiagge più affollate. La polizia municipale potrebbe coadiuvare questa iniziative».
Ma al di là della proposta del consigliere, tecnicamente a chi spetta controllare che nessuno sporchi il litorale? E’ presto detto. La competenza dovrebbe essere della Capitaneria di Porto. I controlli riguardano l’osservanza dell’ordinanza balneare e comprendono, oltre al monitoraggio sulla pulizia della spiaggia, anche sanzioni contro atti di vandalismo, giochi pericolosi come l’uso del pallone in spiaggia e anche le emissioni acustiche nelle prime ore del pomeriggio.
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