Spettacoli, presentata la stagione di Anfiteatro Sicilia «Basta contributi a pioggia, quell’epoca è ormai finita»

Sorridono gli operatori del settore e sorride la politica. È già partita infatti nel segno della stretta collaborazione fra pubblico e privato la nuova stagione di spettacoli e produzioni artistiche del circuito Anfiteatro di Sicilia. Un calendario messo assieme dall’Assessorato regionale del Turismo con l’idea di mettere in rete rappresentazioni e concerti che vanno in scena nei teatri monumentali dell’Isola, da Taormina a Tindari passando per Morgantina e Catania con la variazione sul tema della Villa romana del Casale di Piazza Armerina

Da ciò dovrebbe arrivare un ulteriore traino per l’agognato incremento delle presenze turistiche in Sicilia, dinamica che sarebbe già una realtà a giudicare dai numeri divulgati dalle imprese del settore, di concerto con il Dipartimento regionale dello spettacolo. Le vendite di biglietti registrate, ad esempio, nel caso di Taomusica – altro calendario che si dispiega al Teatro antico della Perla – non si concentrano solo sul mercato nazionale, ma riescono a intercettare potenziali spettatori paganti da Russia, Israele, Stati Uniti e da gran parte delle nazioni europee, con in testa Germania e Regno Unito. Nel complesso le vendite all’estero arriverebbero a toccare 63 paesi distribuiti in tutti i cinque continenti. Una certezza su cui continuare a scommettere.

Anche per questo dall’assessore regionale al ramo Anthony Barbagallo è arrivato un nuovo, tangibile, «segnale di apertura» al contributo delle imprese di management e organizzazione di concerti e manifestazioni. La Regione contribuirà assegnando, agli operatori che ne faranno richiesta, fino un massimo di cinquemila euro per ciascuno spettacolo a copertura di spese come la promozione pubblicitaria e i servizi di vigilanza «che garantiscano il rispetto dei protocolli di sicurezza», si legge nella circolare diramata da Barbagallo. 

«Niente contributi a pioggia, quell’epoca è finita», ripetono gli addetti ai lavori quasi a esorcizzare il rischio di polemiche su spese allegre e sprechi. Fa eco a loro l’assessore del Pd, ancora più entusiasta guardando ad Anfiteatro di Sicilia come «veicolo di concreta azione di promozione territoriale perché ad andare in vetrina sono i più suggestivi teatri antichi siciliani». In tutto saranno 57 gli spettacoli che si svolgeranno fra giugno e settembre, spaziando dal teatro alla musica e conivolgendo 13 produzioni fra cui Teatro Stabile di Catania, Teatro Bellini, Taormina Arte, Teatro Biondo di Palermo. 


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