Da domani a mercoledì andrà in scena al Piccolo Teatro Patafisico di via Gaetano la Loggia 5 a Palermo, andrà in scena uno spettacolo sensoriale ad ingresso gratuito su prenotazione
Sperimentazione al Piccolo Teatro Patafisico «Natale in casa Ubu, il menù che non ti aspetti»
Da domani a mercoledì andrà in scena al Piccolo Teatro Patafisico di via Gaetano la Loggia 5 a Palermo: «Natale in casa Ubu, il menù delle feste che non ti aspetti». Di Agnese Ferraro, Rossella Pizzuto e Laura Scavuzzo, con Vito Bartucca, Salvino Calatabiano, Monica Cavatoi, Carmelo Clemente, Agnese Ferraro, Rossella Pizzuto, Fabrizio Saputo e Laura Scavuzzo.
Lo spettacolo sensoriale, inserito nelle manifestazioni natalizie del Comune di Palermo, è un percorso attraverso cinque stazioni, cinque spazi animati da strani personaggi che condurranno gli spettatori attraverso un viaggio nei grotteschi festeggiamenti in stile patafisico. La piece della durata di 40 minuti è ad ingresso gratuito e rivolta a piccoli gruppi, massimo di dieci persone, per questo è necessaria la prenotazione al numero 366 15 45 786. I turni saranno il 4 e il 5 gennaio dalle ore 19 alle 21 e il 6 gennaio dalle 17 alle 19.
Natale in casa Ubu è un invito alla sperimentazione, ad essere curiosi rispetto a ciò che è diverso ed inusuale; è un esperimento multisensoriale che conduce lo spettatore attraverso la “degustazione” di un menù composto da 5 stazioni/pietanze da sperimentare in piccoli gruppi. L’allestimento prevede spazi separati e allestiti in modo da dare allo spettatore la possibilità di essere coinvolto e avvolto dallo spazio scenico in cui avvengono le singole performance.
Lo spettatore, in piccoli gruppi, viaggerà da una stazione all’altra incontrando personaggi unici e irripetibili ispirati a Padre Ubu e agli altri personaggi inventati da Alfred Jarry, padre della ‘Patafisica’. Personaggi diversi, con storie da raccontare, esperienze e pietanze da condividere. Uno spettacolo con sorprese e sperimentazioni, un modo tutto patafisico di onorare le feste. Lo spettacolo è ispirato alla ricerca del Teatro de Los Sentidos di Enrique Vargas: “E’ come con il coniglio bianco di Alice. Lui scappa e ne vedi sempre la ‘codita’. Non lo afferri mai, ma non è questo l’importante. Quello che conta è continuare a inseguirlo”.