Venerdì 22 e sabato 23 marzo lo Spazio Franco compie il suo primo compleanno. Lo Spazio Franco è il laboratorio per la creazione contemporanea, nato un anno fa all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, nel Padiglione 18 dalle ceneri di un vecchio magazzino abbandonato;è stato ristrutturato e allestito dall’associazione Babel per aver vinto l’avviso Giovani per i […]
Spazio Franco, un anno ai Cantieri Culturali Due giorni di eventi venerdì 22 e sabato 23
Venerdì 22 e sabato 23 marzo lo Spazio Franco compie il suo primo compleanno. Lo Spazio Franco è il laboratorio per la creazione contemporanea, nato un anno fa all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, nel Padiglione 18 dalle ceneri di un vecchio magazzino abbandonato;è stato ristrutturato e allestito dall’associazione Babel per aver vinto l’avviso Giovani per i Beni Pubblici del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è diventato la sede della compagnia Babel Crew,del Progetto Amunì e della sua Compagnia dei Migranti nonché luogo di creazione per tanti artisti siciliani.
Un clima di condivisione e apertura, un terreno fertile per la creazione, un luogo di aggregazione e di residenza, di sperimentazione, di ricerca di nuovi linguaggi. Questi i propositi del Manifesto con cui Spazio Franco si era presentato alla città di Palermo, questi i propositi realizzati: lo Spazio Franco è oggi un nuovo palcoscenico della Città ma non solo, è luogo di creazione e produzione per la nuova scena siciliana.
«La maggior parte degli spettacoli andati in scena in questo anno di Spazio Franco sono produzioni che hanno ricevuto il sostegno dello stesso per la creazione e/o per l’allestimento, a dimostrazione che quanto avevamo immaginato relativamente alle necessità della comunità teatrale a cui volevamo fare riferimento corrispondesse a realtà» dice Giuseppe Provinzano, direttore artistico dello Spazio Franco. Tanti i progetti realizzati e in corso d’opera: Scena Nostra è stata, è e sarà ancora, un focus sulla scena contemporanea Made in Sicily che, in collaborazione con la rete Latitudini, presenta a Palermo quelle realtà che crescono e si nutrono di uno spirito tutto isolano e che non trovano luoghi di rappresentazione in città con facilità sebbene ne abbiano tutti i meriti artistici.
A tal proposito ancora Giuseppe Provinzano: «Mancava a Palermo un luogo che potesse essere punto di riferimento per la nuova scena siciliana, mancanza troppo assordante per non essere colmata: abbiamo presentato spettacoli di altissimo livello, esplorando i territori uno per uno, di artisti che ottengono grandi riconoscimenti a livello nazionale, ma che in Sicilia faticano. Grazie alla Rete Latitudini si è provato a dare una sterzata a questa abitudine a snobbare i nostri talenti. Scena Nostra continuerà nel suo tracciato e si aprirà a nuove collaborazioni».
Nel 2018 altri riconoscimenti hanno confermato l’efficacia del progetto artistico di Babel e dello Spazio Franco: lo spettacolo Volver del Progetto Amuni ha vinto il Premio MigrArti 2018 come miglior spettacolo italiano dell’anno che coinvolge soggetti migranti e a settembre si appresta a presentare il lavoro al Piccolo di Milano. Sempre il MIBAC ha riconosciuto Babel come l’unica impresa di produzione under 35 in Sicilia a meritare il finanziamento alle sue attività a valere sul FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), mentre la Fondazione Unipolis ha premiato attraverso il Bando Culturability 2018 lo Spazio Franco come uno tra i sei migliori progetti culturali di rigenerazione di spazi pubblici in tutta Italia.
«Sono premi e riconoscimenti che ovviamente ci riempiono di orgoglio e infondono fiducia nel percorso progettuale che abbiamo intrapreso ma, contemporaneamente, crescono le nostre responsabilità e la voglia di misurarci con altre sfide: le stiamo già preparando mentre proviamo a consolidare quanto di buono fatto fino ad adesso. Ragioniamo su come poter portare avanti il Progetto Amuní, alla luce della sospensione del Bando MigrArti da parte del Governo Nazionale. Ragioniamo su come meglio sostenere le residenze artistiche che offriamo agli artisti che ci contattano. Pensiamo a ripetere la bella esperienza di AZIZ, il festival delle storie e delle narrazioni che si è svolto con grande successo tra lo Spazio Franco e il Castello della Zisa, che ci ha visto fare da train d’union tra il Comune di Palermo e la Regione Siciliana – fatto non scontato -; stiamo progettando un Festival Multidisciplinare che possa esplorare quei linguaggi scenici che non trovano collocazione nelle definizioni classiche, stiamo pensando a delle Masterclass Multidisciplinari; stiamo provando a capire come diventare quel palcoscenico che possa accogliere le migliori realtà della scena contemporanea italiana che non trovano sbocchi a sud di Napoli sebbene – è bene chiarirlo – non riceviamo “finanziamenti stabili” per la programmazione, e tanti altri progetti piccoli e grandi stanno nascendo in collaborazione con le altre organizzazioni che vivono i Cantieri, che animano Palermo, la Sicilia e non solo»(GP)
Tra questi il progetto più importante probabilmente è il CCCZ (Comunità Cantieri Culturali della Zisa): “l’associazione di associazioni” che si è costituita i primi di marzo del 2019 raccogliendo in unico ente tutte le realtà che animano i Cantieri Culturali della Zisa con l’obiettivo di interloquire con il Comune di Palermo, migliorare e strutturare un co-progettazione dell’intera area, costruire nuovi modelli di produzione partecipata e intercettare nuove risorse. «È un passo molto importante, direi quasi storico: i Cantieri Culturali della Zisa hanno oggettivamente cambiato aspetto negli ultimi dodici mesi e la nascita del CCCZ, oltre a investire sull’enorme potenziale insito nell’area, lancia un segnale molto preciso a tutta la città e oltre: NON SI TORNA INDIETRO. I Cantieri Culturali della Zisa hanno vissuto degli anni splendidi alla fine del secolo scorso, la cui eco ha raggiunto confini inimmaginabili: tutto svanito, tutto da ricostruire. I presupposti adesso sono molto diversi e molto lontani da quei tempi ma, oltrepassata la mezzanotte e il suo buio più buio, c’è una nuova alba».
L’anno di Palermo Capitale della Cultura ha lasciato il suo segno soprattutto ai Cantieri Culturali della Zisa e lo Spazio Franco è uno di questi segni: «È vero, Palermo ha migliorato il suo valore culturale e il bello (o il brutto a secondo del punto di vista) è che ancora vi è un enorme potenziale da sviluppare e/o consolidare. Noi non potremmo lamentarci più di tanto e non perché non ce ne sarebbe motivo: la crew di Babel è composta da giovani professionisti under 40 di un livello, a mio avviso, assoluto, affamati e mai arrendevoli, a cui nessuno ha regalato nulla, uomini e donne che piuttosto che coltivare l’arte del lamentarsi preferiscono “prendere il bastone e tirare fuori i denti. La vera sfida comincia adesso: in questo anno siamo stati spesso oggetto di vanto, a ragion veduta e con enorme piacere, dell’Amministrazione agli occhi del mondo. Costruire adesso il futuro, consolidarlo e non disperderlo é la sfida che i nostri amministratori devono perseguire. Noi li sosterremmo sempre se continueranno nel solco che insieme abbiamo tracciato, ci sono tante cose da fare ancora. Se dovesse essere altrimenti dovranno risponderne agli occhi del mondo, lo stesso con cui si sono vantati! Noi continueremo per quel solco».
Il primo compleanno dello Spazio Franco si svolgerà in due giorni, uno dedicato al teatro, l’altro alla musica: venerdì 22 marzo ci sarà l’omaggio di SPAZIO FRANCO a FRANCO SCALDATI: il titolo dell’evento Il teatro è un giardino incantato dove non si muore maiè il titolo del libro edito da Teatrino Dei Fondi Titivillusche sarà presentato a partire dalle ore 18:30 da Valentina Valentini, che ne ha curato il testo, in un incontro intorno alla drammaturgia scaldatiana con interventi di numerosi intellettuali vicini a Scaldati. Dalle ore 21:00 avrà inizio una Maratona Franco: letture, dialoghi e performance tratte dalla drammaturgia di Franco Scaldati, a cura di Melino Imparato che selezionerà i testi invitando quegli attori e attrici che hanno lavorato col poeta e drammaturgo palermitano e/o che compongono a oggi la Compagnia Franco Scaldati. Insieme a loro anche critici, studiosi e intellettuali: Marcello Adelfio, Fabiola Arculeo, Alessio Barone, Umberto Cantone, Domenico Ciaramitaro, Francesca Cognato, Antonella Di Salvo, Domenico Di Stefano, Aurora Falcone, Luciano Falletta, Melino Imparato, Valeria Sara Lo Bue, Egle Mazzamuto, Salvatore Pizzillo, Giuseppe Provinzano, Stefano Randisi, Luigi Rausa, Guido Valdini, Enzo Vetrano.
Durante la serata sarà inoltre proiettato un estratto del video di Umberto De Paola Le parole, il silenzio. Intorno a Franco Scaldati. «In questo anno tantissime volte ci è capitato che qualcuno ci chiedesse se ci chiamassimo Spazio Franco come omaggio a Scaldati, qualcuno lo ha dato per scontato, qualcuno lo pensa ancora: non è questa la realtà, i motivi che ci hanno spinto a chiamare Franco il nostro spazio sono legati al significante del termine “franco”, esplicitato poi nel nostro Manifesto. Ovviamente non mi ha dato mai nessun fastidio che qualcuno alludesse a questa dedica: a distanza di un anno ho invitato Melino Imparato e la Compagnia Scaldati per questa occasione speciale, volendo omaggiare quello che ritengo essere il poeta e drammaturgo più importante che ha avuto Palermo. Un Uomo che amava e conosceva alla perfezione l’anima della nostra città: non potrò mai dimenticare quando il giorno del suo sessantesimo compleanno mi disse al telefono, dopo avergli fatto gli auguri “Giusé che state facendo (alludendo all’esperienza del Teatro Garibaldi Aperto)? Dovete prendere una posizione: a Palermo tutti sono bravi a posizionarsi ma prendere posizione è tutta un’altra cosa”. Era il suo compleanno ma il regalo lo fece lui a me. Chi fa teatro a Palermo deve molto a Lui: volenti o nolenti Franco Scaldati o ci ispira o ci ha preceduti.” (GP)
Sabato 23 marzo Spazio Franco in collaborazione con FAT Sounds presenta l’unica tappa siciliana del Ciao Cuore Tour di Riccardo Sinigallia cantautore, musicista e produttore discografico tra i più apprezzati in Italia. In Ciao Cuore tour Sinigallia ripercorre dal vivo i successi più amati e presenta le canzoni dell’album omonimo pubblicato a settembre 2018 e eletto miglior disco dell’anno dal premio “Top 2018”.
«Con Roberto Cammarata di Fat Sounds, consulente musicale dello Spazio Franco, abbiamo a lungo ragionato sull’identità musicale e sulla direzione artistica da intraprendere. Abbiamo deciso di rivolgerci a quel panorama di professionisti che vivono di musica e che provano a lasciare il segno e non si limitano a intrattenere: Palermo negli ultimi anni è fucina delle migliori espressioni della scena cantautoriale italiana, quella fuori dai lustrini e dal facile consenso popolare, quella destinata a durare nel tempo. Per il compleanno di Franco abbiamo deciso di invitare quello che a nostro avviso è il cantautore che in Italia meglio rappresenta questa definizione: Riccardo Sinigallia ha scritto per i migliori interpreti della musica italiana, i suoi i brani sono stati in testa alla classifiche per diversi tempo e la sua aurea musicale è tra le più apprezzate anche in qualità di produttore se è vero che sono molti i cantanti e le etichette discografiche che si rivolgono per poter collaborare alla realizzazione di un disco. Sinigallia è un folletto della musica cantautoriale italiana: magico e inafferrabile». (GP)
Venerdì 22 marzo ore 18:30 Spazio Franco
“IL TEATRO È UN GIARDINO INCANTATO DOVE NON SI MUORE MAI” – SPAZIO FRANCO OMAGGIA FRANCOSCALDATI
Presentazione del libro a cura di Valentina Valentini
ore 21:00
MARATONA FRANCO
con Melino Imparato e la Compagnia di Scaldati
Ingresso:
Intero 7,00€
Ridotto 5,00€ (lavoratori dello spettacolo/under 25)
Sabato 23 marzo ore 21:00 Spazio Franco
RICCARDO SINIGALLIA “CIAO CUORE TOUR”
biglietti in prevendita (consigliati) www.eventbrite.it
(fonte: ufficio stampa)