Prima gli spari. Poi l’inseguimento per le vie del quartiere San Giovanni Galermo. Infine, l’incidente autonomo. È successo a Catania tre notti fa, quando i poliziotti, durante un ordinario giro di controllo, si sono trovati davanti almeno dieci uomini, a bordo di cinque moto di grossa cilindrata, decidendo di seguirli. Premura poco apprezzata, tanto che, […]
Gli spari, l’inseguimento e, infine, l’incidente: dieci uomini in moto agitano la notte di San Giovanni Galermo
Prima gli spari. Poi l’inseguimento per le vie del quartiere San Giovanni Galermo. Infine, l’incidente autonomo. È successo a Catania tre notti fa, quando i poliziotti, durante un ordinario giro di controllo, si sono trovati davanti almeno dieci uomini, a bordo di cinque moto di grossa cilindrata, decidendo di seguirli. Premura poco apprezzata, tanto che, da una delle moto, un uomo ha estratto una pistola e, puntandola verso la volante, ha iniziato a sparare, nel tentativo di fermare i poliziotti e permettere agli altri mezzi di andare avanti. Continuando a seguire la moto a distanza, nonostante l’alta velocità e le azzardate manovre per le vie del quartiere, i poliziotti l’hanno infine raggiunta quando la stessa spericolatezza è costata cara al conducente. Che ha perso il controllo della moto, andando a sbattere contro un palo della segnaletica stradale, abbattendolo.
Il conducente si è rialzato da terra, cercando di recuperare la pistola. Manovra impedita da uno dei poliziotti, mentre un collega inseguiva a piedi l’altro passeggero del mezzo, sparito dopo essersi lanciato tra le siepi di un condominio. Proseguono le ricerche per risalire all’identità di questo secondo uomo che, nonostante il volto coperto da un passamontagna, avrebbe seminato un indizio ancora più importante: il suo cellulare, perso durante la fuga, e recuperato dalla polizia. Il fermato è invece un 18enne catanese, che è stato medicato sul posto dal personale del 118 per alcune lievi abrasioni agli arti, dovute alla caduta in moto. Durante i rilievi, la polizia scientifica ha trovato sei bossoli esplosi di vario calibro (7.65 mm, 9×21, 40 SW) e una cartuccia inesplosa. Mentre l’arma da cui il ragazzo aveva sparato verso la volante è risultata clandestina. La moto è stata sequestra e il 18enne condotto in carcere in attesa dell’udienza.