«Non volevo uccidere». Ha ammesso di avere sparato con un fucile contro un fruttivendolo che poco prima l’avrebbe offeso ma ha dichiarato che non avrebbe avuto nessuna intenzione di ucciderlo. Così ha cercato il difendersi, davanti al giudice per le indagini preliminari, il 50enne di Pachino (in provincia di Siracusa) che è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Lo stesso uomo che era stato ferito a una gamba da un colpo esploso da un poliziotto che era intervenuto in via Pascoli.
Il legale del 50enne, l’avvocato Paolo Caruso Verso, ha chiesto i domiciliari per il suo assistito con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, ma il giudice ha confermato la misura cautelare del carcere. L’uomo è accusato anche di avere puntato l’arma contro i poliziotti arrivati sul posto dopo una segnalazione da parte di alcuni testimoni che si erano spaventati per gli spari.
Il 50enne ha spiegato che la sua doppietta era scarica, perché aveva già sparato i due colpi in canna contro la bancarella di ortofrutta. Uno dei poliziotti si è prima scagliato fisicamente contro il 50enne e poi ha esploso un colpo dalla sua pistola di ordinanza ferendolo a un polpaccio ma senza gravi conseguenze.
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