Due pregiudicati di 59 e 56 anni e i figli di quest’ultimo – un 21enne e un 28enne – sono stati arrestati a Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso delle indagini, l’attenzione dei carabinieri è stata attirata da un’abitazione isolata […]
Lo spaccio a Santa Maria di Licodia: la droga nascosta nei muretti e spacciata in un casolare
Due pregiudicati di 59 e 56 anni e i figli di quest’ultimo – un 21enne e un 28enne – sono stati arrestati a Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso delle indagini, l’attenzione dei carabinieri è stata attirata da un’abitazione isolata in contrada Scannacavoli che si è poi scoperto essere utilizzata come punto di riferimento per l’attività di spaccio. Durante diversi servizi di osservazione, è stato notato un costante via vai di giovani che si fermavano per pochi minuti davanti alla casa in auto, giusto il tempo di un rapido scambio con un uomo. Dalle investigazioni è venuto fuori che la droga sarebbe stata nascosta tra le intercapedini di un muretto proprio di fronte all’ingresso dell’abitazione.
Alcune persone sono state fermate subito dopo: in loro possesso i carabinieri hanno trovato dosi di marijuana e cocaina. Un contributo fondamentale alle indagini, inoltre, è arrivato dall’impiego di un drone utilizzato per monitorare i movimenti del 21enne, sospettato di avere un ruolo attivo nello spaccio e di essere incaricato di nascondere la droga in un luogo sicuro, lontano dall’abitazione. L’operazione è scattata intorno alle 20.30, con un’irruzione. Il 28enne, vedendo che i militari stavano per entrare dentro casa, ha tentato di allontanarsi dal retro dell’abitazione, lanciando due involucri nel giardino di una villetta vicina. L’uomo è stato bloccato e i pacchetti sono stati recuperati: all’interno c’erano 26 dosi di cocaina già confezionate per la vendita al dettaglio.
Nel corso dell’irruzione, i carabinieri hanno sorpreso il 59enne in una stanza ancora seduto alla postazione di controllo, intento a monitorare i flussi video provenienti da quattro telecamere esterne. In un’altra stanza, il 56enne e il figlio 21enne sono stati bloccati prima che potessero tentare la fuga. Nel corso della perquisizione, nella stanza dove è stato bloccato il 59enne, su un tavolo utilizzato per il confezionamento delle sostanze stupefacenti, gli investigatori hanno trovato 15 grammi di marijuana, tre dosi di cocaina, dieci grammi di mannitolo, sostanza da taglio, una carta magnetica, una banconota arrotolata e due grammi di cocaina. All’interno delle altre stanze, è stata sequestrata la somma in contanti di quasi 7600 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Infine, grazie alle informazioni acquisite in precedenza attraverso il monitoraggio effettuato con il drone, i militari sono andati a colpo sicuro in una zona periferica di Santa Maria di Licodia, in strada Bordonaro, dove il 21enne era stato più volte osservato mentre nascondeva una busta sotto un cespuglio. All’interno di un contenitore in cellophane nero, recuperato dai carabinieri, sono stati trovati due involucri con circa 350 grammi di marijuana. La sostanza stupefacente sequestrata, se immessa sul mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare alla criminalità locale una somma superiore ai 10mila euro. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto dei quattro uomini, disponendo per il 56enne la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico; gli altri tre sono invece finiti in carcere.