Sorpresa: Marco Lupo messo sotto inchiesta dalla Corte dei Conti della Campania

IL MEGA-DIRIGENTE GENERALE GALATTICO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’ENERGIA, DOMINEDDIO DEI RIFIUTI SICULI, PUNTO D’INCONTRO CONSOCIATIVO TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA, SI PORTA DIETRO UNA STORIA CHE RISALE AL 2009. ANNO IN CUI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE…

di Roberto Sciascia 

Con un paio di articoli precedenti avevamo scummigliato quello che il Lupo Marco, domineddio dell’immondizia siciliana, dirigente generale del dipartimento Energia e Rifiuti della Regione siciliana, braccio operativo della band di Rosario Crocetta, aveva cercato di far passare sotto silenzio e, cioè, le 4 maxi turb… d’asta relative ai lavori di realizzazione di quattro piattaforme integrate dei rifiuti (leggi: impianti di biostabilizzazione) in Sicilia: Enna (contrada Cozzovuturo), Messina (contrada Pace), Gela (contrada Timpazzo) e Palermo (contrada Bellolampo).

E qui introduciamo il 1° principio della turbo-dinamica: anche questo è un principio fisico di abbastanza recente scoperta, come vedremo, applicato dal Enna (contrada Cozzovuturo), Messina (contrada Pace), Gela (contrada Timpazzo) e Palermo (contrada Bellolampo) con ferrea determinazione…

Dunque.

L’oggetto sono gli oltre 200 miliardi delle vecchie lire di fondi Comunitari che, se proficuamente utilizzati dal Governo Crocetta, avrebbero dato un po’ di respiro alla maestranze siciliane (manodopera, imprese ed indotti vari).

Il postulato prevede che:

dato un finanziamento Comunitario, si genera un campo magnetico tanto più grande quanto più elevato è l’importo finanziato, tale da attirare le brame dei potenti di turno che si ingegnano a porre in essere le procedure più strane (leggi: turbare dinamicamente le gare), pur di telecomandare il fiume di denaro ricevuto e che, a tale scopo, si inventano, dal nulla, dirigenti-avventurieri disposti a truccare pure le sedie su cui stanno seduti per ottenere il risultato sperato.

Nel caso che abbiamo già avuto modo di raccontare, le cose, purtroppo, non tanto per Crocetta e la sua band, ma per i Siciliani, ai quali una pioggia di diverse centinaia di miliardi di vecchie lire, come abbiamo già detto, avrebbe procurato ossigeno vitale a causa delle ipercritiche e deficitarie situazioni economiche e finanziarie in cui versa la Sicilia, non sono andate per il verso giusto: le turb… d’asta sono state, almeno per il momento, sventate, tranne, a quanto pare, quella di Bellolampo.

Ed allora ecco introdotto il 2° principio della turbo-dinamica, il cui postulato prevede che:

uno pseudo dirigente, messo dalla banda che detiene il potere in Sicilia al posto sbagliato nel momento sbagliato, che, per propria incapacità (tecnica, organizzativa, di scelta scellerata dei collaboratori), cagiona un danno di diverse decine di miliardi di vecchie lire alla Regione, merita di rimanere al suo posto se ha almeno adempiuto alle direttive fornite dai politici arruffoni: cioè, c’ha tentato a perfezionare le turbative d’aste richieste ma, per una serie di motivi, indipendenti dalla sua volontà, non le ha portate a termine. Cose che capitano.

Questo dirigente è lo stesso Lupo Marco che, in precedenza, confermando le proprie attitudini, ha liquidato, da non si-sa-bene-che-cosa al Ministero dell’Ambiente, somme per circa 29 milioni di euro ed avallato crediti ad una compartecipata di Finmeccanica (la Selex) per altri circa 100 milioni di euro, creando al Ministero un ‘buco’ di circa 130 milioni di euro che ora, a quanto pare, mancando la copertura di spesa, la Procura della Corte dei Conti della Campania vorrebbe restituiti dal citato Lupo Marco!

E’ una vicenda talmente ‘simpatica’ che riteniamo sia il caso di tentare di chiarirne i contorni.

Dunque.

14 dicembre 2009. Il Ministero dell’Ambiente “… rappresentato dal dott. Marco Lupo, in rappresentanza della Direzione Qualità della Vita … (Direzione che alla data del 14 dicembre 2009 non esiste più al Ministero dell’Ambiente) firma il contratto con il quale affida a Selex, una partecipata di Finmeccanica, la concessione del servizio di realizzazione, gestione e manutenzione del Sistema SISTRI (”Sistema Sic per la Tracciabilità dei Rifiuti”) per conto del Ministero dell’Ambiente.

E’ un contratto del valore di oltre 250 miliardi di vecchie lire che, tra l’altro, ovviamente, ha suscitato un vespaio di polemiche: la Confindustria, su tutti, ha lamentato la mancanza di gara o bando di concorso, il fatto che le aziende del Settore non fossero state informate su come implementare il nuovo sistema, il fatto che questo non fosse rispettoso della libera concorrenza arrivando addirittura ad asserire che l’azione del Ministero dell’Ambiente stesse provocando una turbativa.

D’altra parte, non di diverso tono sono stati i ricorsi al Tar (Lazio) delle Aziende che hanno impugnato il SISTRI e che sono addirittura arrivate a sostenere la presenza di “un eccesso di potere per irragionevolezza e illogicità manifesta”.

Ed ancora, se il problema della trasparenza non fosse esistito, perché mai il Tar avrebbe imposto con Ordinanza al Ministero dell’Ambiente l’esibizione degli atti relativi alla procedura di selezione che ha portato all’affidamento alla Selex dell’ hardware e del software del SISTRI?

Ed ancora, dal contratto si legge che Lupo Marco interviene in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente ed in rappresentanza della Direzione Qualità della Vita del Ministero: che significa? Qual è la qualifica di Lupo Marco, al di là di essere individuato come rappresentante che gli consente di firmare un contratto di diverse centinaia di miliardi di vecchie lire per conto di una Direzione del Ministero dell’Ambiente che, tra l’altro, alla data del contratto, non esisteva più?

Viene citato, in calce al contratto, un provvedimento di “affidamento delle Funzioni “ di cui alla nota n. 22154/QDV/DI del 30 ottobre 2009: abbiamo chiesto al Ministero copia di questa nota (!) e, più in là, ne daremo conto a chi legge; certamente non può sfuggire a nessun lettore, men che sprovveduto, che il Ministero dell’Ambiente, piuttosto che affidare, con una nota, funzioni di questa delicatezza a qualcuno che al Ministero, probabilmente, non era nemmeno in pianta Organica, avrebbe dovuto attivare ben altra procedura, ma ci riserviamo di tornare sul punto appena avremo chiarimenti dal Ministero dell’Ambiente stesso.

Fatto sta che il dott. Lupo Marco è indagato dalla Procura della Corte dei Conti di Napoli per avere, a quanto pare, riconosciuto alla Selex un credito di circa 129 milioni di euro, in forza di un contratto, da lui stesso firmato come rappresentante di non-si-sa-bene-che-cosa e per una fornitura di hardware e software (il “SISTRI”, come prima detto) priva di copertura di spesa!

Roba da fare impallidire i Giacchetto, i Genovese e via sproloquiando…

Ancora una volta: Ça va sans dire … o, per meglio dirla in palermitano: “Veni i rridiri …”.

Ovviamente, la band Crocetta non ha fatto una piega, l’opposizione a Sala d’Ercole se non è impegnata ad asciugarsi il sudore di questa calda estate, prova ad entrare nelle grazie del Pappagone di Sicilia, le altre Istituzioni, altrettanto ovviamente, hanno altro da pensare oltre alle lunghe, consuete, ferie estive, ed il Lupo Marco troneggia.

p.s.

Per ulteriori delucidazioni i lettori possono consultare il sito www.roberto-sciascia.net

 

 


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