intensa sinergia musicale ieri sera allo Zo. Cesare Basile, John Parish, Hugo Race e Marta Collica ad alternare brani dei loro repertori
Songs with other strangers
“Songs with other strangers” è stato un intenso valzer dei ruoli tra musicisti che toccano il palco dello Zo all’apice di una carriera intensa ed ispirata. Un ritorno agli allori per la città di Catania che del rock era in passato la capitale italiana.
A fare gli onori di casa c’era Cesare Basile con il suo mini gruppo, con lui quel grande artista a tuttotondo che è John Parish (alla sua prima apparizione nella città etnea), il carismatico Hugo Race (Sepiatone e Nick Cave) ed una sorprendente Marta Collica dei Sepiatone.
Ognuno aveva dei lavori da presentare e da valorizzare ed il concerto è stato proprio concepito come l’alternarsi di brandelli di “Gran calavera elettrica” (Basile), “Pretty and Unsafe” (Collica), della colonna sonora del film “Water” e della rappresentazione teatrale “Zien en Zien” (musicate da Parish).
Un valzer delle posizioni dicevamo e dei repertori, brandelli di liriche basiliane (“pietra bianca”) ad intersecarsi alle strumentali parishiane ed alle “notturne” della Collica.
Ha sorpreso la grande duttilità delle forze in campo con un Basile che si accomodava alla batteria, Parish che si divideva tra basso, chitarra ed anche lui, batteria e Race che alternava le sue chitarre.
Un concerto per pochi intimi presenti allo Zo, quei pochi aficionados che hanno potuto gustare anche il “fuori programma” riservato da un Manuel Agnelli sul palco ad intonare una struggente “The Bed” di Lou Reed.
Dispiace solo la scarsa affluenza ad un evento di così grande valore qualitativo ma si sa, più ci si allontana da piste preferenziali e più si corre il rischio di correre da soli..
Marta Collica: voce, piano
Hugo Race: voce, sinth, chitarra
Cesare Basile: voce, chitarra, batteria
John Parish: chitarra, batteria
Marcello Caudullo: chitarra
Giorgia Poli: basso
Enrico Corbello: violoncello