Eseguito un decreto di confisca nei confronti di tre imprenditori palermitani del comparto agricolo. Il provvedimento avrebbe interessato da vicino un’azienda di San Giuseppe Jato, con 15 immobili e oltre 60 ettari dal valore di un milione e mezzo di euro. Stando alle ricostruzioni della Direzione investigativa antimafia, il complesso agricolo sarebbe stato acquistato all’asta a un prezzo di gran lunga inferiore rispetto a quello di mercato.
Lo stesso sarebbe stato poi rivenduto agli imprenditori con una maggiorazione, parte della quale, non dichiarata negli atti di vendita, sarebbe stata destinata al mantenimento della latitanza del defunto boss Matteo Messina Denaro, arrestato a Palermo il 16 gennaio scorso. Una vendita oggetto di speculazione immobiliare a opera di Cosa nostra – stando a quanto ricostruito dalla Dia – supportata anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
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