Era riuscito a ricucire il centrosinistra attorno a sé, ma adesso per il sindaco di Siracusa Francesco Italia sembra essere arrivato il terremoto in giunta. Nel giro di poche ore si è assistito a un cambio di esponenti nell’asse a sostegno del primo cittadino aretuseo. A dimettersi 2 è stata l’assessora alla Viabilità Maura Fontana, seguita da Rita Gentile, che ha ceduto la delega alle Politiche comunitarie e Carlo Gradenigo, ormai ex assessore al Verde pubblico. Nei mesi scorsi a dare il la alle dimissioni erano stati Cosimo Burti e Alessandro Schembari. Gli esponenti che facevano parte dei gruppi Lealtà e condivisione e del gruppo Amo Siracusa, tutti vicini al centrosinistra, non hanno condiviso più la linea di Italia, esponente di primo piano di Azione, partito che fa capo all’ex ministro Carlo Calenda. Tra i punti contestati ci sarebbero il mancato ricorso in appello reintegro del Consiglio comunale e alcune misure per gli abitanti di Ortigia. Ma le tante dimissioni lasciano il campo a svariate interpretazioni. Il gruppo Lealtà e condivisione preferisce il silenzio, come fa notare anche l’ormai ex vicesindaco Giovanni Randazzo. «Abbiamo indetto una conferenza stampa alle 11 al Centro Pio La Torre, in piazza Santa Lucia – afferma Randazzo a MeridioNews – Daremo alla città tutte le motivazioni della rottura politica con il sindaco Italia: nulla a livello personale, ovviamente»
Ma se il molti, anche tra i banchi dell’opposizione, auspicavano le dimissioni del primo cittadino, quest’ultimo ha risposto con le nomine immediate di nuove figure a suo sostegno, scegliendo Agata Bugliarello con la delega ai Beni patrimoniali; Concetta Carbone alle Politiche sociali; Andrea Firenze allo Sviluppo economico e Sport; Tutela ambientale e Servizio idrico a Giuseppe Raimondo, che prima di accettare l’incarico ha lasciato il compito di consulente dell’amministrazione; la delega alla Polizia municipale a Dario Tota, che e’ stato ex assessore della giunta dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. Confermati il vicesindaco Pierpaolo Coppa, l’assessore alla Cultura Fabio Granata, l’assessore ai Rifiuti Andrea Buccheri, e alla Protezione civile Sergio Imbrò. Un vero e proprio rimpasto che non ha mancato di scatenare conseguenze sul piano politico. Il sindaco Italia, infatti, nelle ultime settimane ha perso il sostegno di Italia viva e del Pd, tanto che il neo assessore Firenze ha comunicato di essersi dimesso dal direttivo comunale e dall’assemblea provinciale dei dem.
«Le scelte – spiega Italia – sono state effettuate tenendo conto delle competenze specifiche e del sostegno dato alla nostra linea sin dalle elezioni del 2018. Questa squadra di governo nasce prioritariamente tenendo conto degli effetti della pandemia e, dunque, delle opportunità che si aprono con il Pnrr. La sfida è di accedere alle risorse nei tempi e nei modi che ci vengono richiesti. Sappiamo che, dopo Quota 100, la macchina amministrativa opera a organico ridotto, ma proprio per questo motivo non ci possiamo concedere distrazioni per continuare ad accedere ai tanti fondi messi a disposizione – conclude il primo cittadino – Ci vuole coesione e una squadra capace di lavorare assieme per il raggiungimento di obiettivi comuni».
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