Aveva continuato a percepire la pensione di anzianità per il padre deceduto, per un valore di 50mila euro. E ancora: ad alcuni defunti erano stati prescritti medicinali e visite specialistiche, altri erano stati ricoverati in ospedale o al pronto soccorso. Per questo le fiamme gialle hanno chiamato Lazzaro l'operazione
Siracusa, pensioni a persone morte Sentiti 13 medici di famiglia per ricette false
Morti che continuavano a percepire la pensione, o ai quali venivano prescritte visite mediche, o che venivano perfino ricoverati in ospedale. Ma anche figli che continuavano a prendere la pensione di anzianità del padre deceduto, e 162 persone che, anche attraverso false dichiarazioni dei redditi Isee, hanno ottenuto l’esenzione dal pagamento del ticket. C’è tutto questo nell’operazione Lazzaro della guardia di finanza di Siracusa. Al termine delle indagini, sono stati indicati come da sentire 13 medici di famiglia che avrebbero emesso ricette o richiesto prestazioni specialistiche per persone passate a miglior vita.
È ancora in corso la quantificazione del danno erariale che avrebbe subito la Regione Sicilia. Quello che si sa è che i reati ipotizzati vanno dal falso ideologico alla truffa aggravata, passando per il falso materiale. Accusa, quest’ultima, della quale dovranno rispondere i soggetti che avrebbero contraffatto le proprie attestazioni reddituali al fine di garantirsi un risparmio sulle spese sanitarie.
In una prima battuta sono state analizzate circa cinquemila persone. A seguito di una scrematura sono stati identificati i primi possibili reati. A partire da quell’uomo che aveva incassato indebitamente circa 50mila euro, ritirando la pensione di anzianità del padre ormai morto. E poi un’altra persona, deceduta anch’essa, alla quale veniva ancora accreditata la pensione: 10mila euro erano finiti impropriamente sul suo conto e sono stati interamente recuperati dall’Inps.
Poi c’erano due persone decedute alle quali venivano prescritte visite mediche, un morto che era stato ricoverato in un ospedale e un altro ricoverato al pronto soccorso, in entrambi casi in strutture della provincia di Siracusa. Infine, ci sono i 162 che avrebbero falsificato i propri Isee. Delle posizioni irregolari è stata informata la procura della Repubblica aretusea.