Siracusa, ordigno esploso davanti a circolo ricreativo  In corso le indagini: non si esclude un’intimidazione

Un ordigno rudimentale è esploso questa notte, poco prima delle 2.30, davanti a un circolo ricreativo di via Luigi Cassia, nel quartiere Mazzarrona, nella zona a nord di Siracusa. L’esplosione della bomba artigianale ha danneggiato la saracinesca del locale di proprietà di un uomo che, stando a quanto risulta, avrebbe qualche precedente

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della squadra mobile che stanno portando avanti le indagini senza escludere nessuna pista, compresa quella dell’intimidazione. Gli agenti della polizia scientifica hanno prelevato alcuni campioni dell’ordigno per poterle analizzare. Un mese fa una bomba carta era esplosa davanti a una macelleria in viale Santa Panagia.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo