Salvatore Accolla è morto a fine 2020. È stato una figura iconica del capoluogo aretuseo. L'amministrazione comunale lo ha voluto omaggiare con un'opera a Ortigia. «Era giusto ricordarlo», dichiara il sindaco Italia
Siracusa, murales per ricordare il pittore Accolla «L’amore per la città anche sui new jersey»
Si incontrava spesso in corso Matteotti, lì dove oggi sono ancora presenti quei new jersey da lui dipinti e che di fatto sono l’ultimo regalo alla sua città. Il maestro Salvatore Accolla era un volto noto a Siracusa dove si è spento nell’ottobre 2020. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Italia ha dato il via libera per la creazione di un murales a Ortigia nel rione della Graziella finanziando l’opera affidata all’artista Marcos Fernando Do Nascimento per un totale di 6.300 euro.
«L’arte – dichiara a MeridioNews il sindaco -, in questo caso quella legata ai pennelli di Accolla, è sinonimo di libertà che, mai come in questo momento, è un dono prezioso soprattutto per le generazioni più giovani. Investire in cultura e dare lustro a un concittadino, che proprio della sua libertà e dell’arte ha fatto i suoi motivi di vita, va nella direzione di fortificare la storia della nostra comunità e di un paese intero».
Il maestro Accolla è stato l’anima artistica degli ultimi anni di Siracusa. La sua arte così come l’umanità, come si evince dai racconti di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo nel suo angolo di corso Matteotti, dove amava sedersi per dipingere e vendere i quadri insieme all’inseparabile cane Righel. Salvatore Accolla, pittore autodidatta, amava andare a letto alle 5 di pomeriggio per alzarsi nel silenzio della notte in quello che amava definire «quel silenzio foriero di un nuovo giorno, di una nuova speranza, di un nuovo incontro».
«Dopo l’attentato di Nizza – ricorda il sindaco Italia – le prefetture diedero indicazioni per l’installazione di dissuasori di cemento e chiedemmo al maestro Accolla di colorarli rendendoli cosi parte dell’arredo urbano. Il maestro ne fu entusiasta e in men che non si dica si mise subito all’opera. Il suo estro e il suo amore per questa città hanno superato i confini della sua stessa creatività. Per questo che dopo la sua morte, quando ci è stato chiesto di realizzare questo murales, ci siamo attivati subito per far sì che l’iter fosse veloce. Personalmente ho interpellato la Soprintendenza che, valutato il luogo dove sarebbe sorto il murales e la qualità stessa dell’opera, ha dato il suo benestare in maniera celere. Credo molto nei murales come riqualificazione di aree urbane e per questo che a Siracusa abbiamo fortemente voluto il Mimesi Fest, festival di rigenerazione urbana che punta a sensibilizzare sui temi della salvaguardia ambientale e della tutela del patrimonio artistico e culturale. Un impegno che il maestro Accolla ha fatto suo per tutta la vita».