«Mi ha avvertito la telefonata di un parente, “Ci sono i vigili del fuoco sotto”, io non mi ero accorto di nulla. Mi ha stupito, perché qualche ora prima avevo scritto di una striscia di intimidazioni a Pachino proprio di auto bruciate. Mi ha sorpreso vederla ora nei miei confronti». Gaetano Scariolo è un giornalista che da vent’anni a Siracusa si occupa di cronaca nera e giudiziaria. Stanotte qualcuno ha dato fuoco alla sua auto, parcheggiata nei pressi della sua abitazione.
Poco dopo mezzanotte le fiamme sono state segnalate da alcuni passanti e sul posto sono arrivati i soccorsi. Secondo quanto emerso finora, qualcuno avrebbe cosparso di liquido infiammabile il cofano della Ford Fiesta, appiccando poi l’incendio.
Sul caso sta indagando la squadra mobile di Siracusa che in mattinata ha sentito il giornalista. Prima pista, «ma al momento è una logica deduzione» precisano gli investigatori, è quella del lavoro di Scariolo. La polizia vuole setacciare tutti gli ultimi casi di cui si è occupato. Ma non solo. Nelle prossime ore verranno acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, alla ricerca di elementi utili. «È prematuro dare indicazioni adesso sul possibile movente – dicono gli investigatori – siamo all’alba dell’indagine». Intanto messaggi di solidarietà a Scariolo arrivano da Assostampa, cittadini, attivisti e politici di Siracusa.
«Sono scosso e provo una profonda rabbia – racconta Scariolo a MeridioNews – uno non può neanche lavorare, devi avere paura che ti incendiano i mezzi con cui ti rechi a lavoro». L’auto bruciata viene usata anche dalla moglie psicologa. Ma i primi approfondimenti della polizia si concentrano sull’attività di giornalista di Scariolo. «Mi occupo di tutta la cronaca nera e dei processi della provincia di Siracusa, da Pachino a Lentini, il ventaglio delle ipotesi su chi possa essere stato è ampio».
Da mesi nella città di Siracusa si registra un’escalation di auto bruciate. Non passa giorno in cui nei comunicati della Questura non ci sia la segnalazione di un rogo. «È vero – sottolinea Scariolo – è una sequenza mostruosa, ne scrivo sempre, e dietro ci sono le storie più disparate, dalle intimidazioni di imprenditori a storie sentimentali. Ne ho parlato anche con gli investigatori, sembra proprio una caratteristica alla siracusana».
Una finta perquisizione antidroga, fatta da dei sei falsi militari della guardia di finanza a…
Cinque agenti del reparto mobile di Palermo sono rimasti feriti nel Centro di permanenza per…
È ricoverato in Terapia intensiva il ragazzo di 19 anni che è caduto con la…
In occasione della gara di calcio Catania-Trapani, disputata ieri 15 novembre presso lo stadio Massimino…
I carabinieri di Francofonte, in provincia di Siracusa, coadiuvati dall’unità cinofila antidroga dei carabinieri di…
Quattro lavoratori in nero, come già scoperto durante un controllo di qualche mese fa, mancata…