La Castaldo spa è tra le imprese che hanno operato in regime di subappalto nel tratto Rosolini-Modica. Di recente ha diffidato il Consorzio autostrade siciliane, il consorzio Cosige Scarl e Cosedil spa, la società dell'onorevole Andrea Vecchio. Poco dopo si è vista rescindere d'imperio il contratto
Siracusa-Gela, ritardi e inadempienze nel cantiere Ditta: «Abbiamo lavorato su progetto non esecutivo»
Un’autostrada che cambia tragitto in base non al progetto, ma a quello che si trova davanti. La sintesi forse è eccessiva, ma ricalca quanto da mesi starebbe accadendo nel cantiere per la realizzazione della Siracusa–Gela. La denuncia arriva da Possibile, che tramite la responsabile Valentina Spata riporta l’attenzione sulla prosecuzione dei lavori che già nei mesi scorsi avevano attirato le critiche dell’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, per la presunta mancanza della copertura finanziaria. Ipotesi che troverebbe conferma in una delle ditte subappaltatrici, la Castaldo spa, che ha deciso di diffidare il Consorzio autostrade siciliane (Cas), Cosige Scarl – consorzio di imprese che comprende Società italiana per condotte d’acqua spa – e Cosedil spa, l’impresa edile fondata dall’onorevole Andrea Vecchio.
«Ho parlato con il titolare della ditta delle numerose inadempienze – dichiara a MeridioNews, Spata -. Diversi casi di terreni privati che non erano stati espropriati, ma anche pali dell’illuminazione che sarebbero dovuti essere abbattuti prima della consegna dei lavori e che invece intralciavano l’operato degli operai. Il culmine, poi, sono i terreni della Regione che però non erano stati concessi dalla stessa». Tutti problemi che di fatto hanno determinato il rallentamento dei lavori, già messi a rischio per quei soldi – 360 milioni in totale – che al momento non si sa bene se ci siano tutti. «Chiederemo ai nostri deputati nazionali di interpellare il ministero delle Infrastrutture, che è tra i finanziatori del progetto, se è a conoscenza di quello che sta accadendo. Si tratta perlopiù di fondi europei ma la sensazione è che tutto stia andando avanti con poca trasparenza».
Modalità messe in discussione, come detto, anche dalla Castaldo spa che, poco dopo aver depositato la diffida si è vista rescindere d’imperio il contratto: «Una ripicca? Forse – commenta l’amministratore Salvatore Castaldo -. Cosige ha lamentato i ritardi nei lavori che, per il nostro tratto Rosolini-Modica, sarebbero dovuti finire a febbraio, ma nulla dice riguardo i ritardi nei pagamenti». La ditta, che ha lavorato per circa un anno, sarebbe creditrice di circa un milione e 800mila euro: «Ma la contabilità è ferma a quattro mesi fa – prosegue Castaldo – quindi la cifra è più alta».
Nel cantiere lavorano circa cento persone, tra operai e geometri, che fino a oggi sono stati pagati dalla ditta tramite proprie risorse. «Nel nostro appalto la manodopera incide per circa il 70 per cento – sottolinea Castaldo -. È un dato importante perché si tratta di far venire meno i soldi per gli stipendi di quasi un centinaio di famiglie». Sui problemi riscontrati sul cantiere, Castaldo si limita a dire che «ci sono stati diversi contrattempi che hanno frenato lo sviluppo dell’infrastruttura». A risultare carente sarebbe stato anche il progetto. «Di certo non abbiamo lavorato su un progetto esecutivo». Una battuta infine per commentare il protocollo di legalità firmato alla presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del ministro degli Interni, Angelino Alfano. «Avevamo capito fosse bilaterale, e non a senso unico».