Non è bastato il primo turno per eleggere il sindaco di Siracusa. Per i cittadini del capoluogo aretuseo sarà necessario tornare alle urne anche per il ballottaggio (domenica 11 e lunedì 12 giugno): un faccia a faccia il sindaco uscente Francesco Italia e il candidato del centrodestra Ferdinando Messina. «Di sicuro non arriverò a questo ballottaggio in bicicletta – dice a MeridioNews Messina facendo una battuta che ricorda la campagna elettorale sul mezzo a due ruote dell’uscente Italia di cinque anni fa – ma semmai con il monopattino. Sono contento e soddisfatto del risultato che ho ottenuto». E, in effetti, i numeri delle proiezioni che lo vedono al primo posto sembrano non dargli torto. «Non era un risultato scontato con otto candidati sindaco e il fuoco incrociato che c’è stato. Sono soddisfatto – aggiunge Messina – perché siamo riusciti a entrare nelle case dei siracusani per fare conoscere la mia candidatura».
Quello che si profila adesso nel capoluogo aretuseo è a tutti gli effetti un vero e proprio bivio. «Sta alla città decidere come proseguire: da una parte c’è l’uscente, dall’altra c’è chi vuole governare in maniera alternativa e diversa», analizza Messina che dichiara al nostro giornale di non avere ancora sentito, nemmeno per ricevere i complimenti, nessuno degli altri avversari politici. Che, presto, potrebbero smettere di esserlo cambiando ruolo, magari al suo fianco. «Fin da subito – continua il candidato del centrodestra – inizieremo a lavorare per un tavolo che si dovrà riunire immediatamente per andare avanti nella campagna elettorale. Anche tutti gli altri si sono candidati in alternativa a Italia: il nostro obiettivo comune era offrire alla città un governo diverso e questo ci unisce. Penso che qualcuno lo sentiremo – conclude Messina – anche se non immagino ancora chi, perché è una questione che si affronta insieme alla coalizione nel rispetto di una collegialità che ha proposto la mia candidatura».
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