Aumentata la superficie durante i lavori di ristrutturazione pur senza pagare gli oneri di urbanizzazione dovuti, grazie alla compiacenza di alcuni funzionari comunali. Inoltre è emersa anche l'esistenza di criticità su calcoli strutturali tali da compromettere la staticità dell'edificio
Sigilli alla palestra Virgin Active Abusi edilizi, struttura a rischio
Sigilli alla Virgin Active di Palermo. La polizia municipale stamattina ha provveduto a chiudere il noto centro fitness, ma non c’entrano motivazioni relative alla normativa sul Covid-19, così come accaduto per altre strutture sportive. In questo caso il problema è di abuso edilizio. La municipale, attraverso le unità specialistiche di polizia edilizia e di polizia giudiziaria presso la procura, ha dato esecuzione al decreto disposto dal Gip, sequestrando l’immobile.
A seguito di una lunga e complessa attività d’indagine è emerso che per l’edificio preesistente era stata presentata presso gli uffici comunali una Dia per lavori di ristrutturazione. In realtà, l’intervento edilizio ha comportato una ristrutturazione con aumento della superficie utile dell’edificio e diversa sagoma esterna che necessitava di permesso di costruire, omettendo così di corrispondere gli oneri di urbanizzazione per circa 60 mila euro e ottenendone un ingiusto vantaggio, con la partecipazione di funzionari della pubblica amministrazione che avrebbero ritenuto legittima la Dia presentata, avendone concordato gli oneri da corrispondere in misura inferiore a quella legittima.
Da ulteriori indagini disposte dalla procura della Repubblica è emersa anche l’esistenza di criticità su calcoli strutturali tali da compromettere la staticità dell’edificio. In sostanza la struttura preesistente non sarebbe adeguata secondo gli standard antisismici a sopportare il carico del nuovo organismo edilizio, con conseguente rischio per la pubblica incolumità. Nella stessa operazione sono stati sequestrati anche i conti bancari della società proprietaria dell’immobile per la cifra equivalente a circa 60 mila euro, frutto dell’ingiusto profitto ottenuto dalla omessa corresponsione degli oneri concessori.
Virgin Active Italia in una nota comunica che ha un contratto di locazione chiavi in mano con la proprietà dell’immobile e quindi si dichiara totalmente estranea ai fatti. L’azienda aggiunge inoltre che provvederà a tutelare la sua immagine «lesa – si legge – da questa vicenda nelle sedi opportune». A tutela dei suoi soci Virgin Active sospende momentaneamente gli abbonamenti.