Maggiore presenza di uomini e mezzi delle forze dell'ordine, dissuasori e rilevatori elettronici della velocità. Sono alcune delle opzioni che potrebbero essere sul tavolo del prefetto Claudio Sammartino alla riunione del prossimo lunedì
Sicurezza statale 121, ora si pensa agli autovelox Idea sanzioni pesantissime per chi va oltre i limiti
Per contrastare il vizio della velocità di alcuni automobilisti pare che si penserà alla repressione, con sanzioni pesantissime per chi non rispetta i limiti. Probabili, quindi, non solo una maggiore presenza di uomini e mezzi delle forze dell’ordine, ma soprattutto la collocazione di autovelox e dissuasori. È una delle possibili soluzioni che i componenti del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica potrebbero adottare dopo le stragi sulle strade statali del Catanese. La riunione è stata convocata dal prefetto di Catania Claudio Sammartino e si terrà alle 10.30 di lunedì prossimo. Tra gli argomenti di discussione ci saranno le statali 121 (Paternò-Catania) e 284 (Paternò-Randazzo).
La riunione è stata indetta a pochi giorni dall’incidente di Belpasso (ss 121), all’alba di domenica. Hanno trovato la morte quattro giovani di Adrano: Erika Germanà Bozza, 15 anni, Manuel Petronio di 17, Salvatore Moschitta di 20 anni e Lucrezia Diolosà Farinato di 28 anni. È invece ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania Giuseppe Cusimano, il 40enne che guidava la Seat Leon che si è schiantata sulla barriera dello svincolo per Piano Tavola. Nei suoi confronti la procura ha aperto un fascicolo: è indagato per omicidio stradale.
L’ennesimo incidente mortale su quella strada statale ha riproposto il tema della sicurezza su un’arteria viaria molto trafficata sia di giorno sia di notte. Da più parti sono stati richiesti interventi di messa in sicurezza. L’idea è individuare i punti critici dove occorre agire. L’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, nell’immediatezza della tragedia, aveva specificato che in quel tratto della 121 «sono montati guardrail di nuova generazione, più alti e respingenti, concepiti per attutire l’impatto e, in condizioni normali, fare rimbalzare il mezzo sulla carreggiata».
«In condizioni normali», appunto. Si sta cercando di capire se le cause della violenza dell’impatto – l’auto è rimasta spezzata in due – includano anche l’alta velocità. Le indagini sono ancora in corso. Alla riunione del Comitato prevista per lunedì parteciperanno, oltre a Falcone, il coordinatore territoriale di Anas, il questore e i responsabili provinciali delle forze dell’ordine e delle polizie municipali dei Comuni che si affacciano sulle due statali. È in forte dubbio, dunque, la riunione che era stata programmata per venerdì 18 ottobre e organizzata dal deputato Giuseppe Zitelli.