Sicilierie, otto imprenditori catanesi a Bruxelles «Orgoglio per la Sicilia da migliaia di chilometri»

Ordinare un cannolo alla ricotta a Bruxelles non è più una pretesa bizzarra e irrealizzabile. A renderlo possibile è il progetto Sicilierie, nato dall’idea di otto imprenditori catanesi che hanno deciso di investire all’estero puntando sulle eccellenze enogastronomiche dell’Isola. Da pochi giorni, un locale di 400 metri quadrati nel centro della capitale belga ospita colori, odori e sapori della Sicilia. Al suo interno, si respira la tipica aria di un mercato siciliano, ogni stand offre i prodotti più celebri della tradizione regionale: dalla cassata ai panzerotti, dagli arancini al pesce spada. Si può scegliere di acquistare le pietanze confezionate o lasciarsi servire ai tavoli da uno staff quasi interamente italiano.

Tra le specialità c’è anche la pasta, da condire con i sughi e le salse di Squisilia, un’azienda catanese diretta dal 23enne Niccolò Santocchini. Un enfant prodige siciliano che dopo la laurea in Economia aziendale ha deciso di tuffarsi nel mondo dell’imprenditoria enogastronomica. E la scelta si è subito rilevata azzeccata: Santocchini si è aggiudicato, infatti, il premio Nuovi talenti imprenditoriali promosso dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. «Squisilia è nata nel 2014 – spiega a Meridionews il giovane imprenditore – , ho ereditato la passione per l’arte culinaria da mio padre che da trent’anni opera come chef a Catania. La partecipazione all’Expo di Milano mi ha dato la possibilità di aprire i miei orizzonti, suggerendomi di investire nell’esportazione di prodotti agroalimentari, un settore attualmente in forte crescita. Ho quindi scelto di sostenere il progetto Sicilierie, portando il mio brand fino a Bruxelles. La scelta non è stata casuale: il Belgio ospita da decenni numerose comunità di italiani e in particolare di siciliani, è una terra dove diverse culture si mescolano, il luogo ideale per esportare le nostre eccellenze culinarie».

Insieme a Squisilia, collaborano al progetto diverse aziende siciliane che commerciano prodotti tipici. «Sicilierie – precisa Santocchini – si può considerare un contenitore di bontà. In una location che richiama fortemente l’atmosfera siciliana, si può trovare sia la nostra tavola calda, lo street food o un menù più raffinato à la carte». E la popolazione belga sembra proprio apprezzare il made in Sicily. «Bruxelles ha risposto benissimo – spiega Santocchini – la cucina italiana e siciliana da queste parti ha sempre avuto degna considerazione, è simbolo di qualità. In molti vanno pazzi per i cannoli alla ricotta e per gli arancini, due pietanze simbolo della nostra terra che hanno ormai un successo universale».

Ma per Santocchini l’esperienza belga è solo un punto di partenza. «Ho in progetto di portare in altre parti d’Europa le primizie della mia terra, vogliamo inoltre potenziare la produzione biologica. Osservare una persona straniera mentre gusta cibi siciliani è una sensazione unica che mi regala un’immagine straordinaria della mia terra anche a migliaia di chilometri di distanza».


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