Sicilia zona arancione, Musumeci: «Scelta irragionevole» Solo una settimana fa l’illusione di riaprire alle cene fuori

Dalla manovra per consentire l’apertura dei ristoranti fino alle 23 alla chiusura totale delle saracinesche: tutto in una settimana. Da venerdì la Sicilia entrerà ufficialmente nella fascia di rischio arancione, quella medio-alta su una scala che comprende anche i colori giallo e rosso. Per l’Isola sarà, quindi, un semi-lockdown con molte similitudini con quello già affrontato in primavera a livello nazionale. La stretta più evidente sarà proprio per bar e ristoranti: chiusi sette giorni su sette con l’unica deroga della possibilità delle consegne a domicilio. Le altre limitazioni riguarderanno il divieto di spostarsi da un Comune all’altro, se non per motivi di lavoro, salute e comprovate necessità. Unica Regione che rientra nella stessa fascia di rischio della Sicilia è la Puglia. Mentre altre realtà, prime tra tutte Campania e Liguria, date come certe in zona arancione, sono state inserite in quella gialla. Com’è possibile?

A pesare sulla scelta sono 21 criteri. Quelli che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha definito «la nostra bussola». Gli stessi che ha assicurato verranno resi pubblici a tutti. A incidere sulla scelta dei colori, quindi, non è stato soltanto il numero dei contagi giornalieri – la Campania viaggia su numeri quattro volte superiori alla Sicilia – o l’ormai noto Rt, cioè l’indice di riproduzione di una malattia, elaborato attraverso complessi algoritmi. Quest’ultimo, per esempio, la scorsa settimana vedeva la Campania a quota 1,47 mentre la Sicilia viaggiava a 1,42. Altri fattori sono quelli relativi alla disponibilità di posti letto. Proprio oggi la Regione ha annunciato un piano per allargare le disponibilità, con centinaia di letti che potrebbero entrare in funzione entro novembre e con due scaglioni temporali. In alcune città, come Catania, la situazione negli ospedali tuttavia è al limite della saturazione. Con tanto di corsa ai ripari con l’individuazione di 130 posti letto all’ospedale di Acireale

«Perché questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane? – incalza il governatore tramite l’agenzia Ansa – Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perché ingiusto e ingiustificato. Le furbizie non pagano», conclude Musumeci. Stessa linea per il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè: «Con questo decreto la Sicilia muore. Hanno fatto una follia. Non si rendono conto che qui succederà l’inferno». Duro anche il sindaco di Messina Cateno De Luca: «Questa è la conferma che il sistema sanitario siciliano è strutturalmente al collasso perché in questi sei mesi poco o nulla si è fatto per incrementare i posti letto nei reparti Covid e nella Terapia intensiva, nonostante i soldi messi a disposizione del governo Conte».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]